S&D: un meccanismo di protezione civile più forte per una risposta Ue più efficace alle future crisi

EU map and Euro sign

La solidarietà è la chiave. L’idea stessa dell’Unione europea si fonda su un principio di solidarietà, nucleo attorno al quale dovremo rafforzare il Meccanismo Ue di protezione civile (UPCM). Si tratti di un disastro naturale o una pandemia, l’Ue deve essere in grado di preparare una risposta efficace e tempestiva, soprattutto quando il rischio è trasversale, transfrontaliero. L’UPCM è già stato utilizzato come strumento di risposta Ue alla pandemia, provvedendo al rimpatrio dei cittadini Ue e aiutando nella distribuzione delle forniture mediche come i ventilatori e i dispositivi di protezione individuale. Ora deve essere potenziato ulteriormente.

1.263 miliardi di euro saranno destinati all’UPCM nel periodo 2021-2027, con un supplemento di 2.065 miliardi provenienti dallo Strumento Ue per la ripresa. Tutto ciò porta il bilancio complessivo ad essere cinque volte superiore a quello disponibile durante il settennio precedente.

Come progressisti, siamo riusciti a potenziare la Risposta di protezione civile (rescEU) consentendo per la prima volta alla Commissione di acquistare, locare o contrattare servizi e attrezzature mediche o forniture di emergenza nei casi di emergenza giustificati.

Inoltre, siamo riusciti a rafforzare la prevenzione rimanendo aderenti agli obiettivi del provvedimento sulla resilienza ai disastri per sostenere la prevenzione e la preparazione, migliorando la capacità dell’Unione e degli stati membri di gestire gli effetti dei disastri con ripercussioni transfrontaliere, e chiedendo alla Commissione la creazione di una lista europea dei rischi transfrontalieri. Questa lista dovrebbe essere presa in considerazione dagli stati membri quando redigono il proprio piano nazionale di gestione dei disastri.

Nikos Androulakis, eurodeputato e relatore S&D, ha dichiarato:

“Un anno fa il Meccanismo di protezione civile era uno dei pochi strumenti di portata europea per organizzare la risposta alla pandemia COVID-19. Ciò nonostante, la crisi ha provato che non eravamo pronti e in grado reagire in modo efficace né a livello nazionale, né europeo.

“Il nostro obiettivo è diventato quindi rafforzare più possibile questo strumento di solidarietà concreta per sostenere i Paesi con maggior bisogno di assistenza in modo univoco, rapido e soprattutto efficace.

“Siamo fieri di aver mantenuto ciò che avevamo promesso. Grazie al nostro lavoro, abbiamo migliorato il sistema di prevenzione e assicurato al Meccanismo la potenza necessaria ad agire in tempi di crisi.

“Il Meccanismo europeo di protezione civile ha incarnato la visione di un’Europa autonoma, dotata di meccanismi unificati e transnazionali che possano garantire solidarietà tra gli stati membri, mettendo da parte la competizione e gli egoismi in tempi di crisi”.

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