È tempo che l’Europa muova verso un sistema fiscale più equo. Mentre i lavoratori dell’OECD, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, pagano più del 25% delle proprie retribuzioni in tasse, le multinazionali spesso le eludono, arrivando in alcuni casi a pagare tasse prossime allo zero. Una situazione che deve cambiare. È questa la ragione che spinge i Socialisti e Democratici a chiedere gli altri gruppi politici di appoggiare una proposta molto chiara per l’imposizione di un’aliquota minima effettiva del 18% alle imprese di tutta Europa, durante il voto finale sul rapporto TAX3 a Strasburgo.

 

 

Jeppe Kofod, vicepresidente S&D e correlatore sul rapporto finale TAX3, ha dichiarato:

 

“Gravare i cittadini e i lavoratori con l’intero carico fiscale mentre le multinazionali continuano a ridurre sapientemente le proprie tasse allo 0% è una situazione inaccettabile a cui dobbiamo porre finire. Noi Socialisti e Democratici chiediamo l’adozione di una tassa minima effettiva per le imprese in tutta Europa, per fermare la corsa al ribasso dell’imposizione fiscale in Europa. La gente comune non dovrebbe essere costretta a farsi carico delle tasse non pagate da ricchissime società multinazionali. Martedì, quando voteremo la nostra proposta, i cittadini d’Europa potranno vedere chiaramente chi è dalla parte della giustizia fiscale e chi invece difende i regimi fiscali che incoraggiano l’elusione fiscale delle multinazionali.

 

 

Nota agli editori:

 

Martedì, il gruppo S&D darà comunicazione dei risultati del voto sul rapporto sul crimine finanziario, l’evasione e l’elusione fiscale, compresi gli sviluppi aggiornati sull’iniziativa per l’imposizione di un’aliquota fiscale minima non inferiore al 18% per le imprese di tutta Europa. Di seguito si riporta la richiesta ufficiale di questa settimana del Gruppo S&D: “Il Gruppo S&D crede che un coordinamento globale sulla base fiscale minima, in linea con i progetti OECD/BEPS, dovrebbe andare di pari passo a un miglior coordinamento sulle aliquote fiscali, per una maggior efficienza; esorta gli stati membri a lavorare con la Commissione per stabilire un livello giusto ed equilibrato di tassazione effettiva minima in Europa e per promuovere tali standard anche a livello globale; ritiene che l’asticella debba essere posta non al di sotto del 18% dei profitti netti delle imprese”.