Dopo che la legge sul ripristino della natura è stata bocciata dalle forze conservatrici con una maggioranza risicata nella commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare (ENVI) del Parlamento europeo, i Socialisti e Democratici si ripromettono di difendere questo pilastro cruciale del Green Deal nella votazione plenaria di luglio.

L’esito di questo voto serrato, 44/44, è particolarmente deludente in quanto è il risultato del boicottaggio della proposta della Commissione da parte del Partito Popolare Europeo (PPE), di stampo conservatore, che si è ritirato dai negoziati il 31 maggio e ha chiesto il suo completo rigetto, nonostante la volontà degli altri gruppi politici di negoziare per trovare un compromesso comune. Anche i governi dell’UE, compresi la maggior parte di quelli guidati dal PPE, hanno raggiunto un accordo sulla Legge sul ripristino della natura il 20 giugno. L’argomentazione del PPE, secondo cui questa legge danneggerebbe la nostra sicurezza alimentare e gli interessi degli agricoltori, è priva di fondamento e scientificamente inesatta.

Il ripristino della natura offre numerosi benefici a tutta la società, compresi gli agricoltori. Gli agricoltori stanno già sperimentando gli effetti combinati dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità; agire per il ripristino della natura sarebbe stato fondamentale per affrontare queste sfide. Il ripristino della natura contribuisce anche agli obiettivi climatici dell’UE, favorendo la riduzione delle emissioni di CO2 , rivitalizzando i suoli e sostenendo gli impollinatori, essenziali per un’agricoltura sostenibile e per garantire la nostra sicurezza alimentare.

César Luena, eurodeputato S&D e capo negoziatore del Parlamento europeo della Legge sul ripristino della natura, afferma:

“La natura ha perso una battaglia oggi, ma continueremo a combattere in plenaria. Rimango aperto, come sempre, a negoziare tutto con tutti. Auspico sinceramente che Manfred Weber rinsavisca e interrompa la sua crociata personale contro Ursula von der Leyen, in modo da poter approvare la proposta della Commissione europea in plenaria. È ora di concentrarsi sull’inversione della perdita di biodiversità anziché su questi giochi politici.”

Mohammed Chahim, vicepresidente S&D per il Green Deal europeo, ha dichiarato:

“La bocciatura della legge sul ripristino della natura in una votazione serrata in seno alla commissione per l’ambiente è una battuta d’arresto per l’impegno dell’UE nei confronti del Green Deal e della biodiversità globale. È un’occasione persa per affrontare le sfide degli agricoltori, combattere i cambiamenti climatici e garantire un futuro sostenibile per tutti. Il ripristino della natura è il modo più economico per assorbire le emissioni di CO2 nella nostra lotta contro i cambiamenti climatici.”

“Il ritiro del PPE dai negoziati e il rigetto della proposta della Commissione sulla legge per il ripristino della natura ci lasciano profondamente delusi. Trascurando i numerosi benefici del ripristino della natura per gli agricoltori, il voto di oggi rappresenta un’occasione persa per ripristinare l’inestimabile contributo della natura alla produzione alimentare, in particolare con più impollinatori, terreni più sani e meno pesticidi. Non c’è nulla da coltivare su un pianeta morto, la questione è semplice.”

“La lotta non è finita. Faremo del nostro meglio per riunire le forze di tutto l’emiciclo per riuscire a varare una legge ambiziosa a beneficio delle persone e del pianeta.”

Nota ai redattori:

La Legge sul ripristino della natura passerà ora al voto plenario di luglio, dove il Parlamento europeo nel suo complesso adotterà la sua posizione in vista dei negoziati con gli Stati membri.

Eurodeputati coinvolti
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Paesi Bassi
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