Dieselgate: in vista del voto finale, il gruppo S&D chiede risarcimenti per i consumatori e un’agenzia di vigilanza europea sui veicoli

Dopo 12 mesi e 47 audizioni alla commissione di inchiesta sul Dieselgate, il Parlamento europeo trarrà la prossima settimana le conclusioni del suo lavoro, con la speranza che lo scandalo sia servito almeno da lezione. Martedi’, gli eurodeputati discuteranno e voteranno sia il report che riassume le scoperte e le raccomandazioni della commissione d’inchiesta, sia la prima normativa Ue volta a contrastare le truffe sulle emissioni. 

I Socialisti e Democratici chiedono che vengano stabilite norme più stringenti su vigilanza e omologazione delle nuove vetture in risposta allo scandalo del Dieselgate. In vista del voto cruciale della prossima plenaria, in questi giorni il gruppo S&D sta cercando di coalizzare una maggioranza intorno a un pacchetto di nuovi emendamenti per la creazione di un’agenzia di vigilanza europea sulle auto e risarcimenti per i consumatori.

Christel Schaldemose, eurodeputata e negoziatrice S&D sulle omologazioni, dichiara:

"La commissione d’inchiesta EMIS ha chiaramente messo in luce le responsabilità delle autorità nazionali e della Commissione nel nascondere lo scandalo delle emissioni delle auto. Il gruppo S&D sta pertanto spingendo per un sistema solido di omologazione e vigilanza per i nuovi veicoli. Se si vuole trarre insegnamento dal Dieselgate, occorre eliminare i conflitti di interesse creando un’agenzia indipendente.

"L’agenzia dovrebbe avere ampi poteri e l’autorità di imporre i richiamo dei veicoli, il ritiro delle omologazioni e multe amministrative. Con un tale agenzia, si eliminerebbero i problemi che sorgono dal complesso scambio di informazione tra le motorizzazioni nazionali. Un’agenzia centralizzata garantirebbe l’equa e leale concorrenza tra tutti i produttori e una maggiore protezione dell’ambiente".

Le relatrice S&D, Christine Revault d'Allonnes Bonnefoy, afferma:

"Una forte agenzia europea è indispensabile per evitare future truffe sulle emissioni, mentre risarcire i consumatori è una necessità nell’interesse generale dell’Europa. Non consentiremo che ricada sui lavoratori il peso delle frodi commesse dai loro capi. Proteggere l’occupazione deve essere una priorità e laddove cio’ non è possibile, occorre dare a chi ha perso il lavoro per lo meno opportunità di riqualificazione professionale, per esempio nel settore delle auto pulite".

“La mobilità pulita è il futuro”, aggiunge Christine Revault d'Allonnes Bonnefoy.  "Il gruppo S&D chiede limiti stringenti di emissioni ‘Euro 7’ per proteggere ambiente e salute degli europei. Il 90% degli europei che vivono nelle città è esposto all’inquinamento dell’aria. Quasi mezzo milioni di europei muore ogni anni anno prematuramente per l’inquinamento”.

Seb Dance, portavoce S&D sul Dieselgate, dice:

“Il gruppo S&D chiede diritti più solidi per i consumatori. Volkswagen si è rifiutata di pagare  risarcimenti ai consumatori Ue colpiti dallo scandalo delle emissioni Dieselgate mentre ha concordato 10 miliardi di risarcimenti per i consumatori Usa. E’ una palese ingiustizia, gli europei sono stati trattati come consumatori di seconda classe. Chiediamo a tutti i deputati di sostenere la prossima settimana i nostri emendamenti volti a dare i doverosi risarcimenti”.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Membro
Danimarca