I negoziatori di Parlamento e Consiglio europei hanno raggiunto un accordo la scorsa notte sul nuovo Regolamento sulla sicurezza delle forniture di gas. Queste nuove norme assicurano un approccio coordinato e condiviso a livello regionale nelle forniture tra i paesi Ue. DA adesso, l’Ue sarà meglio strutturata nel gestire le eventuali carenze nelle scorte qualora una crisi sul gas dovesse verificarsi.


Theresa Griffin, eurodeputata e S&D e negoziatrice sul Regolamento sulla sicurezza delle forniture di gas, dichiara:

“L’accoro della scorsa notte è un passo in avanti verso il rafforzamento della sicurezza energetica dell’Ue. Nel caso di una grave crisi nelle forniture di gas, i paesi Ue dovranno aiutare i loro vicini in modo che nessuno resti senza riscaldamenti durante i periodi più freddi. Per la prima volta, il principio di solidarietà sarà applicato.

“A oggi, il gas copre circa un quarto della richiesta energetica dell’Ue e due terzi del gas Ue è importato. Cio’ determina che la sicurezza nelle forniture di gas sia una priorità assoluta. Sebbene i paesi Ue abbiano compiuto dei passi avanti durante la crisi di gas tra il 2006 e il 2009, alcuni di essi sono rimasti vulnerabili in caso di interruzioni nelle forniture. Una più stretta collaborazione tra gli Stati membri sulle misure preventive e di emergenza è la strada migliore per garantire la fornitura di gas.

“Mentre una minoranza di blocco al Consiglio ha tenuto in stallo i negoziati, il Parlamento europeo è riuscito alla fine a smuovere le acque. Ieri abbiamo ottenuto l’inclusione dei contratti commerciali per lo sviluppo infrastrutturale negli obblighi di trasparenza. Non solo i futuri contratti sul gas ma anche quelli esistenti dovranno adesso prendere in considerazione  misure di efficienza energetica quando delineano i piani sulla sicurezza delle forniture”.

Nota per la stampa:

A margine dell’accordo politico della scorsa notte, l’intero testo dovrà essere approvato formalmente da Parlamento e Consiglio.