Oggi, due eurodeputati di spicco dei Socialisti e Democratici hanno ribadito l'appello del presidente S&D, Gianni Pittella, per sospendere il partito Smer di Robert Fico dal Partito  socialista europeo (Pse). Tanya Fajon, vicepresidente S&D, e Birgit Sippel, portavoce S&D per le libertà civili, hanno affermato che la sua retorica anti migranti e la sua opposizione ai piani per contrastare la crisi dei rifugiati non sono compatibili con i valori del partito.

Tanja Fajon, vicepresidente S&D, ha detto:

“Il nostro gruppo è per un'Unione Europea basata sui principi di libertà, uguaglianza, solidarietà, diversità ed equità. I recenti commenti di Robert Fico dimostrano non solo che non supporta questi principi, ma che vi si oppone attivamente. Comprendiamo che in Europa vi siano molte paure riguardo alla crisi dei rifugiati. La risposta però non è assecondarle con la retorica che divide, ma dimostrare che abbiamo la capacità di affrontare la crisi in maniera coordinata. La Commissione ha presentato un piano che ci permetterà di farlo, e sollecitiamo Robert Fico a riconsiderare la sua posizione e ad aiutare a dimostrare che l'Ue può agire unita nei momenti di maggior bisogno”.

Birgit Sippel, portavoce S&D per le libertà civili, ha aggiunto:

“Fico ha detto di ritenere che le sue idee siano state travisate. Se è così, venga e  spieghi il suo punto di vista sia al Pse, sia al Parlamento europeo. Non può dire in ogni caso che anche le sue azioni siano state travisate. Ha costantemente bloccato ogni tentativo di trovare una soluzione comune alla crisi dei rifugiati. Abbiamo assistito al più grande flusso di rifugiati in Europa dai tempi della seconda guerra mondiale e nessun paese può affrontare da solo questa crisi. La solidarietà è la pietra angolare di tutto ciò che noi socialisti facciamo e Robert Fico ha dimostrato il contrario ad ogni livello. Oggi più che mai abbiamo bisogno di solidarietà, sia tra stati membri che nei confronti di chi ha bisogno della nostra protezione. Finché il governo slovacco non cambierà la sua retorica e le sue azioni, non potrà far parte del Pse e non potrà definirsi progressista”.

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