Oggi, il gruppo S&D ha fatto approvare alcune proposte ambiziose per la gestione dei rifiuti nel corso di un voto in commissione Ambiente. L’eurodeputata Simona Bonafè, autrice di quattro report sulla riduzione dei rifiuti e il riciclo – le direttive su rifiuti, smaltimento in discarica, packaging e riciclo di veicoli, batterie e apparecchi elettronici – ha ricevuto un forte sostegno per rafforzare la prevenzione sui rifiuti e incoraggiare lo sviluppo di un mercato efficiente delle materie prime secondarie. Si tratta di due pilastri centrali per portare l’Ue verso un’economia circolare.

L’eurodeputata S&D Simona Bonafè dichiara:
 
“Siamo impegnati in una transizione verso un modello economico che riduca i rifiuti e promuova il riuso, l’efficienza, la durata e il riciclo. Non possiamo continuare con il paradigma attuale. In Europa, circa 600 milioni di tonnellate di rifiuti finiscono in discarica, quando potremmo reinvestirle nell’economia. Si tratta di una questione di sostenibilità, efficienza e etica.
“Siamo riusciti a far approvare target più ambiziosi di quelli che la Commissione europea aveva posto nel 2014: 70% di rifiuti riciclati entro il 2030, cosi’ come il target del 5% di rifiuti conferiti in discarica entro il 2030.

“Saranno fissati dei sistemi di raccolta differenziata per diverse tipologia di rifiuti. Si tratta di un pre-requisito per creare un mercato del riciclo di alta qualità e perché i target siano raggiunti. Le attuali norme che garantiscono una esenzione nei campi tecnici, ambientali ed economici, hanno portato gli Stati membri, nella pratica, a non rispettare in pieno tale requisito.  
“La relazione fissa anche delle misure per dimezzare i rifiuti alimentari e ridurre quelli in mare. Queste sono delle priorità per il gruppo S&D, in linea con gli impegni presi nel quadro degli Obiettivi sullo sviluppo sostenibile”.

La portavoce S&D sull’ambiente, Miriam Dalli, dichiara:
 
"I risultati ottenuti oggi garantiscono un approccio forte, ambizioso e pragmatico all’economia circolare. I Socialisti e Democratici sono sempre stati propositivi rispetto all’obiettivo di garantire un nuovo ciclo produttivo che funzioni e che fornica nuove opportunità di innovazione.

“Le relazioni contengono misure adeguate a modificare i comportamenti, riducendo nel concreto i rifiuti, la perdita di risorse, proteggendo il nostro ambiente, creando nuove opportunità economiche e nuovi posti di lavoro.
 
“Se ciascuno farà la propria parte, imprese, governi e cittadini, l’economia europea potrà realmente avanzare lungo un percorso di crescita sostenibile. Sfruttare meno le risorse della Terra e con più efficienza ci aiuterà a creare un nuovo modello economico”.