Oggi, gli eurodeputati S&D sono stati in prima linea nel guidare una coalizione trasversale in commissione Ambiente sulla proposta di riduzione delle emissioni di gas serra del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005 nei settori dei trasporti, dell’agricoltura e delle costruzioni.

 

La commissione Ambiente del Parlamento europeo ha sostenuto la proposta S&D volta a introdurre misure più ambiziose per colmare le lacune e fare in modo che tutti gli Stati membri riducano le emissioni e che i vari settori produttivi contribuiscano a tale riduzione.

 

La portavoce S&D sull’ambiente e relatrice ombra Miriam Dalli dichiara:

 

“Oggi, nonostante la strenua opposizione dei gruppi di centrodestra Ppe e Ecr, siamo riusciti a far approvare una relazione davvero equilibrata. Si tratta di un passo avanti nella giusta direzione che migliora la proposta della Commissione e che aiuta concretamente a ridurre le emissioni di gas serra dei settori fuori dall’ETS (il sistema di commercio di emissioni dell’Ue) per il periodo 2021-2030.  Occorre garantire che i governi Ue intraprendano azioni serie per ridurre le emissione nei settori interessati e rispettare gli impegni presi con l’accordo di Parigi.

 

“A questo punto, è estremamente importante che l’Ue sia di esempio nella lotta contro il cambiamento climatico. Gli Stati membri devono incrementare i loro sforzi perché non vi siano ritardi nell’attuazione dei nostri impegni. Il regolamento “Effort-Sharing” ha il potenziale per guidare la decarbonizzazione e realizzare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. E dobbiamo fare in modo che si faccia proprio questo.

 

“Gli eurodeputati S&D hanno dato battaglia per includere nella relazione approvata oggi una traiettoria di riduzione delle emissioni che sia più vicina alle emissioni reali in modo da evitare di disincentivare azioni immediate. In aggiunta, abbiamo fatto pressioni per avere controlli regolare ogni due anni, invece che ogni cinque come proposto dalla Commissione. Ugualmente importante abbiamo tenuto sotto controllo le cosiddette ‘flessibilità’ in modo da evitare di creare scappatoie favorendo l’azione in ogni settore, inclusi quelli agricolo e forestale”.

 

Nota per la stampa

 

  • Il regolamento Effort-Sharing è una proposta legislativa della Commissione presentato il 20 giugno 2016. Essa fissa dei target annuali vincolanti sulle emissioni di gas serra per gli Stati membri per il periodo 2021-2030, coprendo i settori che non fanno parte del sistema Ue di scambio di emissioni (ETS), ossia trasporti, costruzioni, agricoltura e gestione dei rifiuti, che nel complesso rappresentano il 60% delle emissioni Ue totali.

 

  • Secondo la decisione dei leader Ue del 2014, i settori dell’economia non coperti dall’ETS dell’Ue devono ridurre le emissioni del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005 come contributo al target generale.

 

  • Il regolamento proposto mira: 1) a una riduzione del 30% delle emissioni dei settori non-ETS, 2) assicurare un raggiungimento dei target equo ed efficiente rispetto ai costi, e 3) stabilire chiare regole per la rendicontazione e il monitoraggio dei progressi.