In seguito alla discussioni di oggi al Parlamento europeo sulla situazione in Arabia Saudita e Iran, l’eurodeputato S&D Victor Boştinaru , vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, ha detto:

“La recente rottura diplomatica tra Arabia Saudita e Iran rappresenta uno sviluppo molto preoccupante. Le tensioni covate per anni hanno raggiunto un punto in cui tutte le azioni sono cariche di implicazioni politiche. Mentre è probabile che l’instabilità nella regione continui o addirittura aumenti, le due parti stanno sfruttando – e accusando l’altra parta di sfruttare – le tensioni settarie. Questa strategia politica trova un’eco profonda nella regione e ha implicazioni drammatiche.

“Il nostro gruppo condanna l’uso della pena di morte in ogni caso, sia in Arabia Saudita sia in Iran.

“L’unica strada possibile ora è che le parti si siedano e discutano i propri punti di vista. È in questo capo che i loro alleati occidentali dovrebbero giocare un ruolo – l’Ue non dovrebbe prendere una delle due parti ma premere per il dialogo! Dobbiamo assicurare che non scoppi una guerra.

“Dovrebbero compiersi sforzi speciali per garantire che il confronto tra Arabia Saudita e Iran non mandi all’aria i fragili progressi ottenuti nei colloqui di pace di Vienna sulla Siria, cui hanno preso parte entrambi i paesi e che hanno portato alla risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che ha approvato la roadmap e le scadenze per i dialoghi di pace e l’eventuale transizione”.

L’eurodeputato Richard Howitt, coordinatore per gli affari esteri e relatore del Parlamento europeo per l’Iran, ha detto:

“Accogliamo con favore gli sforzi compiuti dall’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, Federica Mogherini, per tendere le braccia a entrambe le parti e attenuare le tensioni. Solo un’architettura inclusiva in materia di sicurezza in Medio Oriente, che rispetti i legittimi interessi sulla sicurezza di tutte le parti, può garantire stabilità e pace nella regione.

“In questo contesto, valutiamo con estremo favore l’attuazione dell’accordo nucleare tra la comunità internazionale e l’Iran, e la revoca delle sanzioni contro il paese. Il Gruppo S&D ha fatto da pioniere per quanto riguarda gli sforzi per creare contatti con l’Iran a partire dall’elezione del presidente Hassan Rouhani nel 2013. Siamo lieti di vedere che questi sforzi collettivi stanno dando ora i loro frutti. Occorre sfruttare questa opportunità per cooperare in maniera costruttiva con l’Iran sulle crisi in Siria, Yemen e Libano. Anche l’Arabia Saudita deve essere coinvolta. È però essenziale che Riyadh dia un serio giro di vite contro il supporto finanziario e ideologico alle organizzazioni terroristiche come Al-Qaeda e Daesh all’interno del suo regno”.