Il gruppo S&D non si aspetta grandi progressi dal vertice Ue-Turchia in corso in Bulgaria. Ci rammarichiamo che non siano state stabilite condizioni prima della riunione, e nessun mandato è stato assegnato dagli Stati membri ai leader dell'Ue Donald Tusk e Jean-Claude Juncker. Tuttavia, chiediamo all'Unione europea di mostrare più solidarietà con i democratici turchi e di sollecitare il presidente Tayyip Erdogan a porre fine alla sua offensiva militare in Siria.

 

In vista del summit, Kati Piri, portavoce S&D e relatrice del Parlamento europeo sulla Turchia, afferma:

“Mi aspetto un vertice deludente e piuttosto scomodo: nonostante le allarmanti indicazioni sulla direzione che sta prendendo la Turchia, l'Unione europea non è in grado di formulare una strategia su come mantenere Ankara ancorata all'Ue. La Turchia sta compiendo passi indietro ulteriori verso l'autoritarismo e non aiuta in alcun modo la popolazione turca, a partire da quei milioni di turchi che non sostengono le attuali politiche del governo. Pur non essendo in grado di presentare alcuna offerta a Erdogan, ci aspettiamo che Tusk e Juncker parlino chiaramente in difesa dello stato di diritto e delle libertà fondamentali in Turchia.

“Le richieste turche di portare avanti il processo di adesione, la modernizzazione dell'unione doganale e i visti per il libero accesso sono tutti bloccati: se il governo turco vuole seriamente migliorare i legami con l'Ue, dovrà rispettare la propria costituzione. Fino a quel momento, il gruppo S&D si aspetta che l'Unione europea mostri la sua solidarietà con i democratici turchi: più posti dovrebbero essere offerti agli studenti Erasmus dalla Turchia, gli accademici che sono stati licenziati dovrebbero essere in grado di partecipare alle ricerche finanziate dai programmi Ue e maggiori finanziamenti dovranno essere assegnati alla società civile e alla libertà dei media”.

 

Knut Fleckenstein, eurodeputato e portavoce S&D per gli affari esteri, aggiunge:

“Al vertice di oggi, i leader dell'Ue devono sollecitare con forza il governo turco a porre fine all'offensiva militare in Siria il più presto possibile. L'intervento “Ramoscello d'Ulivo” ha già causato innumerevoli morti e sfollamenti di massa. La situazione umanitaria è catastrofica. L'offensiva militare alla città di Tell Rifaat sarebbe un altro grave errore”.

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