In seguito alla decisione dell'Autorità marittima di Panama (PMA), sotto la pressione del governo italiano, di revocare la registrazione alla nave per il salvataggio dei migranti Aquarius 2, il presidente del gruppo S&D Udo Bullmann dichiara:

“Si tratta di un atto inumano, irresponsabile e vergognoso.

“Ancora una volta, il ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini, ha dimostrato di che pasta è fatto costringendo l'Autorità marittima di Panama (PMA), minacciata da sanzioni commerciali, a ritirare la bandiera della nave di salvataggio dei migranti Aquarius 2. Con questo atto, Salvini e il governo italiano hanno condannato centinaia di persone, alla disperata ricerca di salvezza, a morire in mare: l'Aquarius 2 è stata l'ultima nave del suo genere a operare nella rotta del Mediterraneo centrale, a fianco dell’operazione Sophia nel quadro della politica di sicurezza e di difesa comune dell'Ue e delle operazioni Themis dell’agenzie Ue Frontex.

“I capi di Stato e di governo dell'Ue a Salisburgo hanno perso ancora l’occasione di concordare norme comuni per la ricerca e il salvataggio e lo sbarco delle persone nel Mediterraneo centrale, lasciando un vuoto in mare che rischia di condannare a morte migliaia di persone. Questo rischia di essere, e in gran parte lo è già, una vergogna per i valori che l'Ue rappresenta.

“L'Europa non può più essere alla mercé della crudeltà di Salvini o di Orbán. Dobbiamo finalmente stabilire regole di ricerca e soccorso internazionali comuni ed efficaci nel Mediterraneo, con il contributo di tutti gli Stati membri. Condividere la responsabilità, e non diffondere l'irresponsabilità, è l'unica via da seguire.

“Il nostro invito a premiare le ong che salvano la vita di rifugiati e migranti che attraversano il Mediterraneo con il Premio Sakharov 2018 del Parlamento europeo, è ora più urgente e necessario che mai. Le ong hanno integrato l'azione delle missioni dell'Ue e degli Stati membri in prima linea e hanno colmato il vergognoso vuoto lasciato dalla mancanza di impegno e umanità di diversi governi dell'Ue, in primis del populista italiano e di Orbán in Ungheria. Grazie alle azioni coraggiose delle ong, migliaia di vite sono state salvate in mare dal 2015”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Germania