Nel corso della sua visita nella Repubblica democratica del Congo, Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici del Parlamento europeo, ha sottolineato l’importanza di una legislazione europea vincolante per le imprese Ue e riguardante la produzione di minerali provenienti da zone di guerra, che finanziano i conflitti armati e lo sfruttamento umano.

Gianni Pittella ha dichiarato:

“Mi rivolgo ai leader di tutti i gruppi del Parlamento europeo, specialmente a quelli del Partito popolare europeo (Ppe), Manfred Weber, e dei liberali, Guy Verhofstadt: conduciamo insieme questa battaglia per la civilizzazione e per la giustizia. Una normativa vincolante sulla tracciabilità dei minerali è essenziale per combattere con efficacia lo sfruttamento umano, la violenza e la guerra.

“Questo è un appello che proviene direttamente dal vincitore del Premio Sakharov del 2014, il dottor Denis Mukwege, e dall’arcivescovo del Kivu Sud, che ho appena incontrato nel corso della mia visita nella Repubblica democratica del Congo.

“I conservatori e i liberali dovrebbero essere consapevoli di questa necessità e optare dunque per l’adozione di una legislazione vincolante.

“Una normativa di questo tipo permetterebbe all’Ue di diventare il leader mondiale nella lotta ai finanziamenti dei conflitti alimentati dalle risorse naturali. L’Europa avrebbe inoltre l’occasione di dimostrare che le sue pratiche commerciali possono e devono essere in sintonia con i suoi obiettivi di sviluppo e pace nel mondo".

La portavoce S&D sui minerali provenienti da zone di guerra, Marie Arena, ha aggiunto:

“Questi minerali provenienti da zone di guerra vengono purtroppo utilizzati per nostri prodotti come telefoni cellulari, computer, frigoriferi o lavatrici.

“Sebbene le Nazioni Unite abbiano provato che alcune miniere, i cui lavoratori sono sostanzialmente ridotti in schiavitù, sono utilizzate per finanziare la violenza, non esistono purtroppo strumenti giuridici internazionali per tracciare l’origine di questi minerali.

“L’obiettivo del gruppo S&D per il futuro sarà di garantire che la lista dei minerali provenienti da zone di guerra sia estesa così da regolamentare tutte le risorse naturali che alimentano i conflitti e le violazioni dei diritti umani. L’Ue dovrebbe incoraggiare le autorità nazionali e locali a impegnarsi per porre fine allo sfruttamento umano compiuto dai gruppi armati in queste miniere della vergogna”.

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