A seguito dell'approvazione a larga maggioranza al Parlamento Ue di una risoluzione congiunta sulle crisi umanitarie connesse all'immigrazione nel mar Mediterraneo, il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella afferma:
 
"Oggi, con l'approvazione di questa risoluzione con una larga maggioranza, il Parlamento europeo ha dimostrato di essere molto più avanti rispetto all'egoismo di alcuni governi europei. Tale risoluzione, fortemente voluta dal nostro gruppo, va oltre le differenze politiche perché si focalizza sulla necessità condivisa di affrontare il tema dell'immigrazione con un approccio realmente olistico e di stampo europeo. Il Parlamento Ue ha indicato la strada per la prossima agenda della Commissione sull'immigrazione.
 
"Il Parlamento chiede prima di tutto che il prossimo Vertice Ue e la Commissione stabiliscano delle quote obbligatorie per l'accoglienza dei richiedenti asilo. Non è giusto che l'80% dei rifugiati sia a carico di appena cinque stati membri.

"Chiediamo anche che l'Ue stabilisca un meccanismo obbligatorio di solidarietà che spinga gli stati membri ad aumentare le risorse destinate ai programma di reinsediamento già esistenti, specialmente quegli stati membri i cui contributi sono ancora al palo.
 
"Tuttavia, per risolvere alla radici tali crisi umanitarie dobbiamo guardare all'Africa con una strategia di lungo termine. Dato che milioni di africani non hanno altra scelta che scappare dalla povertà, dai regimi dittatoriali, dalla guerra e dalla violenza, i flussi migratori non si fermeranno mai. Sappiamo che su questo non stiamo facendo ancora abbastanza.
 
"Ultimo punto, ma non meno importante, il Parlamento europeo chiede che, a partire dalle norme vigenti, si affronti il tema dei visti umanitari da rilasciare presso le ambasciate e i consolati Ue nei paesi terzi. La Commissione Ue deve individuare delle forme legali di immigrazione nella prossima Agenda".

"Votando questa risoluzione, il Parlamento ha dimostrato di rappresentare non solo i cittadini europei, ma anche la coscienza dell'Europa".