The IL’accordo sul nucleare in Iran ha aperto la possibilità di  un cambio di passo diplomatico, essenziale per trovare una soluzione allo spargimento di sangue in Siria e in Yemen. E’ quanto si legge nella relazione sulla strategia Ue-Iran votata oggi dal Parlamento europeo.

Nel sostenere una riapertura progressiva delle relazioni politiche, economiche e sui diritti umani tra Europa e Iran, il capo negoziatore del Parlamento europeo, l’eurodeputato Richard Howitt, che è anche coordinatore del gruppo S&D per gli affari esteri, sostiene che le critiche al report arrivano da chi difende gli interessi di chi si oppone all’accordo a priori.

Nel report si legge che l’Europa dovrebbe giocare un ruolo diplomatico maggiore nel placare le tensioni tra Teheran e Riyadh, e promuovere l’idea di una nuova struttura di sicurezza regionale per il Medio Oriente basata sul modello OSCE (Organisation for Security Co-operation in Europe, l’organizzazione per la cooperazione di sicurezza in Europa).

Tra le proposte contenute nei 62 paragrafi di raccomandazioni ci sono: l’apertura di un’ambasciata Ue in Iran, un’iniziativa volta a costruire la fiducia sulla sicurezza marittima nel Golfo Persiano, istituire gli obiettivi di un accordo nuovo di partnership e cooperazione, un accordo bilaterale sugli investimenti tra Ue e Iran, un nuovo dialogo interparlamentare con il parlamento iraniano e un ruolo rafforzato per Euronews in lingua Farsi.

L’eurodeputato S&D Richard Howitt afferma:

"L’accordo sul nucleare in Iran è stato uno dei più grandi risultati per la diplomazia europea e internazionale. E’ giusto che l’Europa onori i suoi impegni  nell’ambito dell’accordo e che la stessa opposizione che abbiamo visto al Congresso Usa venga contrastata anche in Europa.  

"I critici del report dovrebbero essere onesti e dire che in realtà la loro opposizione è all’accordo stesso. E io voglio essere onesto con loro dicendo che le reali conseguenze di un fallimento dell’accordo sarebbero una corsa al nucleare nel Medio Oriente, una vittoria dei radicali sui riformisti, l’impoverimento e la perdita di speranza per la gente comune in Iran e un colpo fatale agli sforzi diplomatici per fermare le sofferenze, la morte e la distruzione in Siria e Yemen.

"Al contrario, mantenere l’accordo è essenziale per dimostrate che la diplomazie e un patto negoziato possono avere successo nel risolvere i conflitti in questo mondo cosi’ travagliato”.

Il report appoggia il ripristino del dialogo sui diritti umani tra l’Ue e l’Iran e dà priorità allo stop alla pena di morte per i minori e per tutti i reati connessi alla droga.

Rispondendo alle critiche al report sul tema dei diritti umani, Richard Howitt aggiunge:

"Il mio report dice con chiarezza che l’Unione europea è fortemente contraria alla pena di morte in ogni caso. Ma concentrandosi sulle forze che all’interno della società iraniana già sostengono lo stop alla pena di morte per i minori e i reati connessi alla droga, si puo’ ridurre già il numero delle esecuzioni dell’80% e io spero vivamente che questo accada.

"Ci sono non meno di 34 riferimenti ai diritti umani nel mio report e la verità è che non c’è nessun numero abbastanza alto che posso soddisfare i critici.

“Quelli che dicono di sostenere i diritti umani e che vorrebbero al contempo  usare la nostra leva per influenzarli, dovrebbero guardare alle proprie coscienze".

Il report sostiene la sovranità e la non interferenza per tutti i paesi del Medio Oriente, in particolare sostiene il rispetto per la pace e la sicurezza di Israele e dei palestinesi, lo stop al supporto finanziario per le ali militari di Hezbollah e il rispetto della popolazione ebraica e di tutte le altre minoranze religiose in Iran.

Richard Howitt suggerisce anche che le critiche maggiori siano a favore degli interessi delle lobby contrarie all’accordo:

"Si tratta di un report equilibrato che consentirà all’Europa di avere quella credibilità che io mi auguro possa servire a rafforzare il ruolo diplomatico nel placare le tensioni nella regione.

“Alcuni critici che dicono di essere contrarie a guerre per procura stanno in realtà agendo loro stessi per procura. E non dovrebbero farlo.

"Ricordo di aver sentito, in una ambasciata di uno stato membro dell’Ue in Medio Oriente, parole a favore dei bombardamenti dell’Iran. L’accordo sul nucleare in Iran ha evitato una nuova guerra nel Medio Oriente ed è giusto che il Parlamento europeo abbia agito per tutelarlo”.

 

 

Watch the video - Richard Howitt on EU-Iran relations

 

Notes to Editors

1. Richard Howitt MEP has twice travelled to Tehran and organised a parliamentary hearing, as part of preparations for this report. He also serves as the Socialists and Democrats (S&D) Group foreign affairs spokesperson and chair of the European Parliament Middle East working group. This is Richard Howitt MEP's last report before he stands down as a Member of the European Parliament after 22 years.

2. Download the full text of the report at: http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-%2F%2FEP%2F%2FTEXT%2BREPORT%2BA8-2016-0286%2B0%2BDOC%2BXML%2BV0%2F%2FEN&language=EN