La nuova PAC, la Politica agricola comune post 2020 è in fase di discussione al Parlamento europeo e il Gruppo dei Socialisti e Democratici vuole sfruttare quest’opportunità per costruire un futuro sostenibile per gli agricoltori, i territori rurali e i consumatori. Si tratta di un’opportunità di sostenere e riconoscere il lavoro di coloro che provvedono al benessere di tutti, anziché orientarsi verso forme d’impresa più intensive e remunerative.

Oggi i membri S&D della commissione ambiente, salute pubblica e politiche al consumo hanno appoggiato la definizione di nuove regole per la redazione dei piani strategici degli stati membri nell’ambito dell’imminente riforma della PAC. L’obiettivo è quello di promuovere e sostenere attività e imprese agricole sostenibili che s’impegnano ad osservare, mantenere e promuovere pratiche agricole e sistemi di coltivazione rispettosi dell’ambiente, la biodiversità e la salute dell’uomo.

Le nuove misure saranno finanziate dal Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).

Susanne Melior, eurodeputata S&D e portavoce in materia ha dichiarato:

“Siamo riusciti ad introdurre per la prima volta una riserva finanziaria per gli obiettivi ambientali e climatici contenuti nel primo pilastro della Politica agricola comune. Si tratta di un segnale forte: almeno il 30% dei pagamenti diretti dovranno, in futuro, essere destinati a questo fondo di riserva per i sistemi e le strategie ecologiche.

“La nuova CAP deve darsi obiettivi più ambiziosi in termini di difesa dell’ambiente e contrasto dei cambiamenti climatici, o nel lungo periodo corriamo il rischio di compromettere la bontà e la sanità del nostro sistema agricolo e forestale. I pagamenti Ue dovrebbero ricompensare quegli agricoltori, da cui tutti dipendiamo, che lavorano per preservare i suoli, l’acqua, la biodiversità e la fauna selvatica. Abbiamo fatto in modo che le priorità ambientali identificate fossero sufficientemente ambiziose e che per gli stati membri fosse previsto un alto livello di responsabilità, in modo tale che la nuova CAP apporti un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi climatici definiti dalla Conferenza di Parigi.”

Miriam Dalli, eurodeputata e portavoce S&D in materia di salute pubblica e ambiente ha dichiarato:

“Il settore agricolo è un settore chiave nella lotta ai cambiamenti climatici, ma anche nel più vasto impegno per contrastare l’inquinamento dell’aria, delle acque, e gli effetti deleteri sulla salute umana e animale.

“Le pratiche agricole giocano un ruolo cruciale nella difesa della biodiversità e allo stesso tempo, sono di vitale importanza per le aree rurali sia in termini economici, sia sociali. Gli agricoltori hanno diritto a godere di condizioni di vita e lavoro dignitose, e prezzi equi per i loro prodotti.

“Queste considerazioni dovrebbero rappresentare il nucleo centrale della nuova PAC, che dovrebbe essere progettata per affrontare sfide complesse e di lungo periodo, e facilitare la transizione del settore agricolo verso un’economia a zero emissioni di gas serra, e non usata semplicemente per correggere le imperfezioni del sistema per i sette anni a venire.”