Nel corso del dibattito di oggi al Parlamento europeo sulla situazione a Mosul (nel Nord dell’Iraq), il vicepresidente S&D per gli affari esteri Victor Boştinaru ha dichiarato:

“La lotta per Mosul potrebbe essere una rapida vittoria territoriale per le forze della coalizione guidate dall’Iraq. Mosul è più che un simbolo, è un passo avanti decisivo nei nostri sforzi per sconfiggere il Daesh, il sedicente Stato Islamico o ISIS.

"Detto questo, è probabile che si tratti di un’operazione di lungo termine ed è nostra assoluta priorità difendere i civili. Dobbiamo garantire che essi non rimangano intrappolati a Mosul sotto il fuoco e i bombardamenti, evitando che siano usati come scudi umani dal Daesh. Dobbiamo assicurare che i militari di tutti i fronti aprano i corridoi umanitari per i cittadini e che le persone sgomberate possano fuggire dai campi di battaglia.

"Il gruppo S&D lancia un appello a tutte le parti in causa affinché rispettino il diritto umanitario internazionale e i principi di proporzionalità e distinzione, prendendo tutte le precauzioni per ridurre il numero delle vittime e garantire che i civili e le infrastrutture civili come scuole e ospedali siano protetti dai bombardamenti. Le prove dei crimini di guerra e contro l’umanità commessi dal Daesh devono essere conservate perché siano utili ad assicurare alla giustizia tutti gli autori di tali crimini.

"Con la riconquista di Mosul, la piaga del Daesh potrebbe essere sradicata quasi del tutto dall’Iraq. Ma il Daesh è solo un sintomo di un problema più grande per il Medio Oriente. Finché non ci sarà un’intesa politica tra Sunniti e Sciiti, in Iraq e nella regione, e finché non ci sarà la pace in Siria, il terrorismo resterà.

"Vogliamo esprime inoltre il nostro pieno sostegno all’indipendenza e alla sovranità dell’Iraq e alla necessità di un piano solido per il dopo-Daesh. Tale piano dovrebbe comportare ulteriori aiuti umanitari e un processo di consolidamento dello stato di diritto, oltre all’attuazione di servizi di base come la sanità, l’elettricità e l’istruzione, senza dimenticare le garanzie per un ritorno in sicurezza e per l’integrazione dei rifugiati e degli sfollati interni, per la protezione delle minoranze e per la partecipazione politica di tutte le minoranze etniche e religiose”.

Il vicepresidente S&D Josef Weidenholzer afferla:

“Abbiamo urgente bisogno di misure concrete per proteggere i civili e per garantire corridoi umanitari e zone protette.

"E’ cruciale l’individuazione dei massacri commessi e azioni penali contro gli autori dei crimini.

"Crediamo con forza che i negoziati sul futuro di Mosul dovrebbero coinvolgere le minoranze religiose”.