L’Ue perderà la sua credibilità se i ministri europei delle Finanze decideranno di rimuovere metà della giurisdizioni non cooperative dalla blacklist dei paradisi fiscali appena un mese dopo la sua redazione. Lo denunciano in una nota gli eurodeputati S&D.

 

Nel puntare il dito contro la carenza di trasparenza in questo processo decisionale, la portavoce del gruppo S&D per gli affari economici e monetari, Pervenche Berès ha dichiarato:

“A dicembre, l’Ue si è assunta la leadership nella lotta ai paradisi fiscali redigendo una lista di 17 giurisdizioni non-cooperative. Adesso rischia di perdere gran parte della sua credibilità.

"Il piano del Consiglio dei ministri delle Finanze Ue di rimuovere otto paesi dalla blacklist dei paradisi fiscali deve essere valutato pubblicamente. Tra i fortunati c’è Panama, la giurisdizione fiscale da cui è partito lo scandalo dei Panama papers. E’ davvero difficile comprendere come una giurisdizione che è stata inserita nella blacklist a dicembre sia stata riabilitata in appena un mese senza alcuna reale valutazione dei progressi fatti nella lotta contro la frode e l’evasione fiscale.

“Chiediamo piena trasparenza. Gli impegni presi da queste queste giurisdizioni e da quelle già nella lista grigia vanno resi pubblici e monitorati attentamente. L’Ue deve essere nella posizione di valutare la loro attuazione prima di decidere di rimuovere una giurisdizione dalla blacklist”.