L'importante voto di oggi (giovedì 25 febbraio) al Parlamento europeo per un embargo sulle armi da imporre all'Arabia Saudita è un appello umanitario per la fine dello spargimento di sangue nello Yemen. È questo il parere dell'eurodeputato Richard Howitt, che l'ha proposto.

Il coordinatore per gli affari esteri del gruppo dei Socialisti e Democratici propone il voto con l'appoggio di altri quattro gruppi politici del Parlamento europeo, a fronte dei 7000 civili morti, secondo le stime dell'Onu, dall'inizio dell'azione militare a guida saudita nel marzo dello scorso anno.

La risoluzione del Parlamento europeo mira ad aumentare l'attenzione mondiale sulla crisi umanitaria nello Yemen, e riconosce che la coalizione a guida saudita sia stata legalmente invitata ad intraprendere azioni militari, ma sostiene che le gravi accuse di violazione dei diritti umani richiedono ora che l'Unione europea interrompa la fornitura di armi e si attenga al Codice di condotta dell'Unione in materia di vendita di armi (giuridicamente nominato 'Posizione comune').

È stata proposta una petizione di 750.000 firme per supportare la richiesta di embargo. Dall'inizio dell'azione militare, il Regno Unito da solo ha venduto armi per circa 3 miliardi di sterline all'Arabia Saudita nel corso dell'anno passato.

L'eurodeputato Richard Howitt ha detto:

“Questo è un chiaro appello umanitario per porre fine allo spargimento di sangue nello Yemen, e una richiesta all'Arabia Saudita affinché cerchi soluzioni politiche al conflitto, anziché militari.

“L'Europa e il mondo non possono ignorare l'inaccettabile numero di morti nello Yemen, e il voto di oggi Parlamento europeo mette in chiaro che le violazioni del diritto umanitario da parte dell'Arabia Saudita nello Yemen sono talmente gravi che continuare a vendere armi sarebbe una violazione da parte dell'Ue del proprio codice di condotta.

“L'Europa vuole che l'Arabia Saudita sia un partner negli sforzi internazionali congiunti per risolvere i conflitti nello Yemen e in Siria, ma questa risoluzione afferma che l'Europa ha l'imperativo umanitario di intervenire su questo tema per dare al popolo yemenita la speranza che questa crisi abbia fine”.