Nel corso di un dibattito che si è tenuto oggi a Strasburgo sulle possibili misure da varare per proteggere le elezioni del Parlamento europeo da interferenze straniere, i deputati S&D hanno invitato i governi nazionali a dare finalmente seguito a quelle proposte legislative che aiuteranno a proteggere la privacy dei cittadini online. Secondo il leader del gruppo S&D Udo Bullmann, che non è potuto intervenire al dibattito, se i giganti della tecnologia non intraprenderanno azioni concrete per impedire la diffusione di fake news sui loro siti, il gruppo spingerà affinché sia la legge a costringerli a farlo.

Il leader del gruppo S&D Udo Bullmann dichiara:

“In seguito alle rivelazioni sul massiccio e improprio uso di dati dei cittadini nello scandalo Facebook-Cambridge Analytica, abbiamo posto la questione della manipolazione digitale nelle elezioni in cima all'agenda del Parlamento europeo. Ai giganti della tecnologia non può essere permesso di continuare a incassare miliardi di euro grazie a degli algoritmi che incoraggiano la diffusione di informazioni false o fuorvianti, in particolare quando queste vengono usate per danneggiare le nostre democrazie. Abbiamo ripetutamente chiesto a Facebook di mostrare come farà a impedire tale fenomeno in vista delle prossime elezioni europee. Ma finora non lo ha fatto, dimostrando i difetti dell'attuale modello di autoregolamentazione. Se Facebook non migliorerà la situazione, faremo in modo che ci siano nuovi strumenti legislativi che garantiscano azioni concrete in tal senso”.

Claude Moraes, eurodeputato S&D e presidente della commissione per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, aggiunge:

“Le elezioni in Europa e nel mondo hanno visto tentativi da parte di attori stranieri di creare divisioni tra le persone, usando disinformazione e notizie false diffuse su piattaforme di social media per screditare i nostri sistemi democratici. Mancano solo sei mesi alle elezioni europee: è necessario adottare misure urgenti per garantire che le difese contro le interferenze straniere siano efficaci.

“Il nostro gruppo ha guidato la battaglia al Parlamento europeo per esaminare lo scandalo Facebook-Cambridge Analytica, per garantire che il massiccio abuso dei dati personali dei nostri cittadini non possa ripetersi. Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), entrato in vigore quest'estate, rappresenta già un importante passo in avanti. Tuttavia, è solo una parte della risposta. La protezione dei dati deve andare di pari passo con protezioni più forti per la privacy dei cittadini online. Esortiamo i governi nazionali ad approvare finalmente il regolamento sulla privacy elettronica. Grazie al gruppo S&D, il Parlamento ha adottato una posizione forte sul regolamento e sollecitiamo gli Stati membri a dare seguito a queste proposte il prima possibile”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Germania