Dopo una dura campagna dei Socialisti e Democratici, il Parlamento europeo ha oggi adottato una nuova legge per escludere i minerali che provengono da zone di guerra dal mercato europeo. La normativa introdurrà un sistema legale per assicurare la tracciabilità di stagno, tungsteno, tantalio e oro. Questi minerali e metalli sono vitali per la produzione di oggetti di uso quotidiano come i cellulari e gli elettrodomestici. La Commissione, il Consiglio e i conservatori al Parlamento europeo hanno spinto per un sistema volontario, ma il gruppo S&D ha battuto i pugni sul tavolo affinché si garantisse un sistema obbligatorio e si fissassero nuovi standard globali per un approvvigionamento responsabile. 

Il leader del gruppo S&D Gianni Pittella dichiara:
 
“Il voto di oggi rappresenta una pietra miliare per un commercio dei minerali che rispetti i nostri valori. Il 95% di tutti i minerali provenienti da zone di conflitto che arrivano in Europa dovrà adesso rispettare la nuova legge. I prodotti venduti nell’Ue non potranno più alimentare le milizie armate né favorire la violazione dei diritti umani nelle aree di guerra. Sono orgoglioso del fatto che siamo riusciti a tagliare una vitale risorse di reddito per i signori della guerra senza imporre carichi aggiuntivi alle piccole imprese Ue. Questa è una vittoria del gruppo S&D, ma prima di tutto è una vittoria per milioni di uomini, donne e bambini in Africa”.

La portavoce S&D sui minerali da zone di conflitto, Marie Arena afferma:
 
“La proposta iniziale della Commissione avrebbe creato un sistema debole e inefficace. Per questo l’abbiamo modificata radicalmente. La legge adottata oggi creerà un mercato europeo in cui i minerali provenienti da zone complicate saranno commerciati in modo responsabile e darà in modo che nella maggior parte della filiera siano rispettati standard  obbligatori di comportamento e di trasparenza.
 
"Vogliamo comunque andare oltre e proporre nuove norme per rendere ancora più equo e giusto il sistema. La nostra battaglia continua, ma oggi è stato fatto un cruciale passo avanti per fermare questo circolo vizioso”.

Nota per la stampa:

Il testo sui minerali da zone di guerra è stato discusso e votato in plenaria nel maggio 2015. Le discussioni in trilogo che ne sono derivate si sono concluse nel novembre 2016. Il voto di oggi ha adottato l’esito di questo trilogo.

 

Eurodeputati coinvolti
Membro
Belgio