Ieri pomeriggio, gli eurodeputati delle commissioni Bilancio e Affari economici e monetari, sulla base dei primi 18 mesi di attività del Fondo europeo per gli investimenti strategici, hanno approvato una proposta che mira a estendere la sua durata al 2020.

L’EFSI è il motore del piano di investimento europeo che è statao lanciato per rafforzare crescita e occupazione in Europa.


Il vicepresidente del gruppo S&D Udo Bullmann, che condurrà i negoziati con il Consiglio insieme al co-relatore José Manuel Fernandes (PPE, Portogallo), dichiara:

“L’Europa sta affrontando un grave gap di investimenti che la Commissione europea stima di almeno 200-300 miliardi di euro all’anno. Dinanzi a questo scenario, è di primaria necessità per l’Europa avere finanziamenti ad alto rischio che sostengano uno sviluppo economico inclusivo, in particolare nei campi delle PMI, della ricerca e sviluppo, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nei trasporti e nelle infrastrutture energetiche.

“E’ cruciale colmare questo gap di investimenti, che è poi il compito dell’EFSI al pari di quello di rendere il nostro continente pronto ad affrontare le sfide del futuro, dal cambiamento climatico allo sviluppo demografico e alla digitalizzazione. Finora, il fondo ha rischiato di finire fuori dai binari. Estendere semplicemente l’EFSI e agire come se tutto sia stato fatto nel modo giusto non sono opzioni praticabili per il nostro gruppo. 

“Il gruppo S&D ha negoziato a lungo e con caparbietà per garantire quegli aggiustamenti che sono necessari. Con più dell’80% dei voti, le due commissioni hanno dato un forte segnale di sostegno a questo obiettivo. Abbiamo ottenuto miglioramenti nella selezione dei progetti dell’EFSI, una minore aggravio su altre linee di finanziamento e una più ampia copertura geografica. I progetti sulla sostenibilità e il clima saranno ancora più al centro delle attività del fondo e il processo decisionale generale sarà più trasparente. Per garantire maggiori possibilità di accesso ai finanziamenti dei progetti provenienti dalle regioni meno sviluppate, sono stati rafforzati i servizi di consulenza e il ruolo di attori come le banche per lo sviluppo regionale che hanno migliori conoscenze delle specificità locali.

“Essendo a capo del team negoziale, io e il co-relatore José Manuel Fernandes faremo del nostro meglio per ottenere che la posizione del Parlamento venga accolta il più possibile nell’accordo finale con gli Stati membri. Non accetteremo un compromesso finale che metta a repentaglio il successo dell’EFSI per ridurre al minimo i rischi di uno Stato membro, né daremo carta bianca alla Banca europea per gli investimenti. Il nostro continente puo’ trarre grossissimi benefici da questo fondo che ha il potere di rafforzare la sostenibilità della nostra economia e del nostro modello sociale. La posizione del Parlamento che è stata adottata ieri indica un percorso in tale direzione”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Germania