Il summit tra Unione africana e Unione europea avrebbe dovuto rappresentare una svolta storica, ma non ha mantenuto tutte le promesse. Il gruppo S&D accoglie le decisioni prese ad Abidjan per aiutare i migranti in Libia, ma sono arrivate troppo tardi. Il piano d’azione annunciato in Costa d’Avorio deve essere attuato immediatamente per porre fine alla gestione caotica della crisi migratoria, che, purtroppo, ha dominato l’agenda di un summit in cui i giovani, lo sviluppo, gli investimenti e la sicurezza avrebbero dovuto essere al cuore delle discussioni Ua-Ue.

Il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella dichiara:

“Sarebbe stato il momento giusto per i leader di Africa ed Europa di proporre un piano d’azione per porre fine alle violazioni terribili dei diritti umani patite dai migranti africani in Libia e lungo le sempre più pericolose rotte migratorie. Le decisioni prese ad Adidhan dai capi di Stato e di governo di Ua e Ue per chiudere i centri di detenzione libici (che possono solo essere descritti come campi di concentramento), rimpatriare i migranti e ricollocare i richiedenti asilo devono essere attuate il prima possibile.

"Ma tutto cio’ non basta, dobbiamo fare di più. Dobbiamo aprire canali sicuri e legali per i migranti. Non si tratta di una opzione, ma di un dovere che Ue e Ua ha preso in considerazione da tempo.

"La vendita degli schiavi in Libia, svelata dalla Cnn, è il frutto di una gestione caotica troppo focalizzata sugli aspetti della sicurezza della crisi migratoria che ha obbligato i leader africani ed europei ad agire ad Abidjan. Non dovrebbe andare cosi’. Certamente non alla vigilia di un summit storico che era stato dedicato ai giovani, agli investimenti, allo sviluppo a al rafforzamento della sicurezza negli Stati africani, ma che si è risolto in un meeting di capi di Stato e di governo sull’emergenza migratoria.  

"Solo una visione e delle iniziative strategiche di lungo termine, come il Piano di investimenti esterni dell’Ue per l’Africa ci consentirà di combattere efficacemente contro la cause della radice delle migrazioni precarie, assicurando un futuro migliore alle generazioni africane ed europee".

La vicepresidente del gruppo S&D Tanja Fajon aggiunge:

"La nostra delegazione di eurodeputati S&D sta lasciando Abidjan con la convinzione che i leader europei e africani hanno finalmente capito, insieme, le tragiche condizioni dei migranti in Libia e Sahel.

"Questa presa di coscienza deve portare ad azioni concrete a favore di uomini, donne e bambini che rischiano le loro vite per raggiungere l’Europa. Tuttavia, la visione di breve termine del summit Ue-Ua non è una soluzione. E’ ora che i capi di Stato e di governo europei e africani contribuiscano ad attuare gli obiettivi di sviluppo sostenibile adottati a New York nel 2015”.