Da lunedì 19 novembre, la vicepresidente S&D per la migrazione, Tanja Fajon, guiderà una missione del gruppo in Niger nel quadro dell'impegno dei Socialisti e Democratici per costruire una nuova partnership strategica con l'Africa.

La delegazione S&D sarà composta anche dal coordinatore in commissione Sviluppo Norbert Neuser, dal coordinatore per gli affari esteri, Knut Fleckenstein e dal vicepresidente dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE, Juan Fernando López Aguilar.

Il Niger è un membro importante dei Paesi del G5 Sahel e la porta principale per l'Europa. Un crocevia che i principali trafficanti di esseri umani utilizzano per fare gran parte dei loro affari approfittando della sofferenza e della miseria dei migranti. Questo è il motivo per cui, grazie ai programmi di sostegno dell'Ue, l’Europa sta investendo strategicamente sulla sicurezza nei settori della lotta al terrorismo e della criminalità organizzata, nonché dello sviluppo, degli aiuti umanitari e dei centri per migranti in Niger. Le autorità nigerine hanno ricevuto 596 milioni di euro dall'11esimo Fondo europeo di sviluppo (FES), 21,1 milioni di euro dallo Strumento per la stabilità e la pace (IcSP) e 42,5 milioni di euro dagli stanziamenti di ECHO nel 2016.

Oltre agli incontri istituzionali con le autorità nazionali e locali nigerine, la missione di inchiesta di quattro giorni ha lo scopo di valutare l'impatto dei programmi del Fondo fiduciario dell'Ue sulla migrazione e della missione EUCAP Sahel sulla sicurezza. In particolare, la delegazione S&D visiterà l'Ufficio informazioni sulla migrazione dell'OIM, i campi di transito ad Agadez e il Centro di transito per i rifugiati di Niamey gestito dall'UNCHR.

La vicepresidente S&D, Tanja Fajon, afferma:

“Il Niger è cruciale, non solo per la stabilità della regione del Sahel ma anche per la lotta contro i trafficanti di esseri umani. Con il sostegno europeo dobbiamo garantire alloggi umanitari per i migranti e una migliore gestione dei flussi migratori legali. Se vogliamo davvero gestire meglio la migrazione e prevenire la diffusione di gruppi terroristici o paramilitari nell'area, dobbiamo renderci conto che il Niger e l'intera regione del Sahel hanno bisogno del nostro sostegno per affrontare efficacemente le disparità economiche e sociali, la disoccupazione giovanile, i cambiamenti climatici e la sicurezza alimentare. L'Africa deve quindi essere orientata a migliorare drasticamente l'istruzione di qualità e investire in aree che creeranno opportunità di lavoro: questa è l'unica via da percorrere a medio e lungo termine e il motivo per cui vogliamo valutare l'impatto dei programmi di sviluppo e cooperazione europei in Niger”.

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