Dopo l'incontro dei rappresentanti del Parlamento europeo con l'amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg, il leader del gruppo S&D Udo Bullmann dichiara:

“Siamo solo all’inizio di quella che deve essere un'indagine approfondita e trasparente su Facebook e lo scandalo di Cambridge Analytica. Il formato dell'incontro era una farsa, che non permetteva il contraddittorio tra Zuckerberg e i deputati del Parlamento. Ciò che questo incontro ha chiarito è che 75 minuti in un circolo ristretto ed esclusivo non sono sufficienti a far luce sul più grande scandalo di dati della storia recente. Ecco perché chiediamo un ulteriore scambio tra Zuckerberg e il suo management da un lato e tutti gli esperti pertinenti del Parlamento europeo dall’altro, così da portare avanti un'analisi più approfondita. Il gruppo S&D lo ha chiesto sin dal principio. Ma la maggioranza di centrodestra ha votato per il formato che abbiamo visto oggi.

“Zuckerberg non ha risposto a molte delle domande a lui rivolte, e le poche risposte che abbiamo sentito sono state deludenti. È incredibile che, di tutte le società, Facebook non sembra voler fare aperture su questa materia. Come può Zuckerberg pretendere di connettere le persone nel mondo se lui stesso non è pronto a contribuire pienamente alla trasparenza? Come può continuare a guadagnare miliardi e miliardi di dollari con le informazioni degli utenti ma  rifiutarsi di essere completamente trasparente? Non consentiremo questo genere di doppi standard.

“Facebook e altri social network hanno una posizione importante nel processo di creazione di opinioni. Al fine di proteggere le nostre democrazie, dobbiamo fare in modo che questa posizione non venga abusata. La campagna di Trump e la presunta influenza delle forze russe nelle campagne politiche mostrano quanto questo sia importante. Questo è il motivo per cui dobbiamo interrompere la raccolta e l'elaborazione di dati estesi, riservati e indiscriminati per il targeting algoritmico.

“Lottiamo per la protezione dei dati e, con questo, anche per la sovranità della democrazia. Un passo importante è il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati adottato dall’Ue grazie alle pressioni del nostro gruppo e che entrerà in vigore il 25 maggio. Inoltre, stiamo spingendo affinché venga adottato il nuovo regolamento e-privacy. Le nuove regole daranno alle persone il diritto e gli strumenti per controllare la propria privacy, restituendo loro il potere che aziende come Facebook hanno sottratto. Ora tocca ai governi europei lavorare con noi per garantire che ciò accada. Devono decidere cosa è più importante: i diritti delle persone e la protezione dei dati o gli interessi delle grandi aziende? Siamo Noi siamo fermamente parte della gente”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Germania