Il gruppo S&D accoglie con favore l’annuncio dato oggi dalla Commissione europea sulla riforma del copyright, della portabilità transfrontaliera e della normativa sui contratti digitali. Il gruppo appoggia l’appello della Commissione per un accesso più semplice ai contenuti in Europa e vuole garantire che i diritti dei consumatori siano protetti nel mercato digitale.

Joe Weidenholzer, vicepresidente S&D responsabile per l’Unione digitale, ha detto:

“Una revisione della normative sul copyright è un’opportunità sia per il settore culturale sia per i consumatori. Potrebbe fornire più chiarezza per i cittadini che ricercano contenuti online e dare agli artisti una maggiore certezza legale e una remunerazione più equa, sfruttando a pieno il potenziale di internet. I consumatori e le industrie europei devono sapere quali sono i loro diritti per quanto riguarda i contenuti o i servizi online. Mentre non vedo l’ora di lavorare sulla proposta per la portabilità, sto attendendo le proposte legislative della Commissione sul copyright per realizzare i cambiamenti necessari”.

Evelyn Regner, portavoce S&D per gli affari legali, ha aggiunto:

“È chiaro che le leggi in vigore in Europa sul copyright debbano essere adattate al ventunesimo secolo. La maggior parte dei cittadini oggi ottengono informazioni e intrattenimento online in maniera legale, ma sono private della possibilità di godere in pieno di questi servizi quando si trovano in uno Stato europeo diverso dal proprio. Si tratta di una cosa senza senso: non compreremmo mai un libro o un CD che smettono di funzionare quando ci troviamo all’estero, quindi perché dovremmo accettarlo per i loro equivalenti online? La comunicazione della Commissione sul copyright è un primo passo, ma manca di largo respiro. Speriamo che le proposte future saranno ambiziose e risponderanno alle necessità dei cittadini e del settore culturale”.

Parlando delle proposte della Commissione sui contratti digitali, l’eurodeputata S&D Evelyne Gebhardt ha detto:

“La Commissione europea ha imparato dagli errori del passato ed è riuscita a fornire una base adeguata per i prossimi negoziati in Parlamento. Sebbene le proposte per una normativa sui contratti comuni sia positiva, creare un regime giuridico separato per gli acquisti online e offline è l’approccio sbagliato. Non dobbiamo limitare questa proposta alle sole transazioni online, poiché non possiamo aspettarci che i consumatori europei accettino due diverse leggi: una per il web e un’altra per le transazioni di persona. Il gruppo S&D appoggia gli sforzi per una nuova normativa sui contratti; di certo non gli sforzi che darebbero ai consumatori europei meno diritti e soluzioni rispetto all’attuale sistema”.

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