Ieri sera, martedì 28 novembre, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno concluso con successo i negoziati sulla revisione della direttiva sulle emissioni industriali (IED). Questo accordo segna un passo in avanti fondamentale per garantire misure solide volte a proteggere l’ambiente e la salute umana, prevenendo e riducendo le emissioni tossiche nell’aria, nell’acqua e nel suolo da un’ampia gamma di fonti industriali*.

Il Gruppo S&D ha svolto un ruolo fondamentale nell’esito dei negoziati in Parlamento e successivamente con gli Stati membri nel Consiglio europeo. In primo luogo, i Socialisti e Democratici hanno contribuito alla definizione di limiti di emissione più severi rispetto alla direttiva attuale. In secondo luogo, hanno assicurato che, a partire dal 2030, le aziende debbano presentare piani di trasformazione completi che evidenzino come contribuiranno alla nascita di un’economia sostenibile, circolare e neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. In terzo luogo, in base alla direttiva rivista, le autorità competenti dovranno stabilire valori limite di emissione che siano i più severi possibili per gli impianti industriali, compiendo un grande passo avanti nella riduzione delle emissioni e garantendo condizioni di parità per l’industria europea.

La riduzione dell’inquinamento proveniente dalle industrie per proteggere l’ambiente e la salute pubblica è un aspetto chiave del Green Deal, che il Gruppo S&D ha posto al centro del programma della Commissione all’inizio di questa legislatura e che ora sta realizzando.

Mohammed Chahim, vicepresidente dei S&D e negoziatore per la revisione della direttiva sulle emissioni industriali, ha dichiarato:

“La nostra attenzione alla continua riduzione degli inquinanti nell’acqua, nel suolo e nell’aria si allinea chiaramente con i valori e l’impegno del Gruppo S&D di anteporre la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica alla logica degli affari.” 

 “Siamo riusciti a estendere l’ambito di applicazione alle grandi fabbriche di batterie, alle attività minerarie e a un maggior numero di allevamenti di suini e pollame, che contribuiranno a una continua riduzione delle emissioni e a un migliore utilizzo delle risorse nell’ambito della IED. Allo stesso tempo, promuoviamo l’innovazione e miglioriamo le regole della cooperazione transfrontaliera.”

“La tutela della salute umana è ora una parte esplicita e importante della direttiva, che rafforza il principio secondo cui ogni individuo ha diritto a un ambiente sano e non inquinato.”

L’accordo raggiunto ieri nel corso dei negoziati triloghi deve ancora essere confermato formalmente dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell’UE.

* La direttiva riguarda molti tipi di industrie fortemente inquinanti, come i grandi impianti di combustione, le raffinerie, il trattamento e l’incenerimento dei rifiuti, l’allevamento di suini e pollame, nonché i produttori di metalli, cemento, vetro e prodotti chimici.

Eurodeputati coinvolti
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Paesi Bassi
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