Dichiarazione della Conferenza dei presidenti sul cessate il fuoco a Gaza

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  1. La Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo (presidenti e leader dei gruppi politici) accoglie con favore il recente cessate il fuoco a Gaza e i progressi che rappresenta per il rilascio graduale degli ostaggi. Questo sviluppo è un passo significativo per ridurre le immense sofferenze patite dai civili di entrambe le parti negli ultimi mesi.

  2. Noi, leader dei gruppi politici del Parlamento europeo, ribadiamo il nostro profondo dolore per le vittime innocenti di entrambe le parti dopo i terribili attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. Lodiamo l'impegno dei mediatori, tra cui gli Stati Uniti, l'Egitto e il Qatar, i cui sforzi sono stati determinanti per raggiungere questa svolta. È fondamentale che tutti gli impegni assunti nell'ambito di questo accordo vengano mantenuti, garantendo il rilascio di tutti gli ostaggi e una cessazione duratura della violenza.

  3. Tutte le parti devono impegnarsi a rispettare pienamente i loro obblighi e dare priorità alla protezione dei civili. Esortiamo tutti gli attori europei e internazionali a monitorare da vicino l'attuazione del cessate il fuoco e a ritenere responsabili coloro che non lo rispettano.

  4. Il rilascio dei primi ostaggi, tra cui Emily Damari, Doron Steinbrecher e Romi Gonen, segna una tappa emozionante dopo 15 mesi di prigionia. Il loro ritorno a casa porta un immenso sollievo alle loro famiglie, ma molte altre famiglie continuano a sopportare l'agonia dell'attesa o del lutto. Ci uniamo all'appello per l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi rimasti e sottolineiamo l'importanza di fornire loro assistenza umanitaria urgente mentre rimangono in cattività. Siamo al fianco delle famiglie colpite e ribadiamo che non deve essere risparmiato alcuno sforzo per assicurare che ogni ultimo ostaggio sia riportato a casa sano e salvo.

  5. La crisi umanitaria a Gaza richiede un'azione immediata e sostenuta. Sottolineiamo l'importanza di un accesso umanitario senza restrizioni per garantire che gli aiuti raggiungano coloro che ne hanno più bisogno. Tutte le agenzie delle Nazioni Unite attive nella regione devono essere pienamente sostenute nei loro sforzi per assistere gli sfollati e facilitare il loro ritorno a casa in sicurezza.

  6. Dopo gli attacchi, la regione, compreso il Libano, ha assistito a violenze e devastazioni diffuse, con i civili, in particolare donne e bambini, a farne le spese. Chiediamo la fine immediata di tutte le ostilità. Ribadiamo il principio fondamentale che tutte le azioni devono essere conformi al diritto umanitario internazionale. Occorre rendere conto delle violazioni e garantire giustizia a tutte le vittime.

  7. Riaffermiamo l'impegno del Parlamento europeo a favore di una soluzione negoziata a due Stati, che rimane la strada più percorribile per una pace e una sicurezza durature sia per gli israeliani che per i palestinesi. Invitiamo tutte le parti a rinnovare gli sforzi per rimuovere gli ostacoli a questa soluzione e ad impegnarsi in un dialogo volto a raggiungere la comprensione e il rispetto reciproci.

  8. In quanto rappresentante del popolo europeo, il Parlamento europeo si impegnerà attivamente a sostenere gli sforzi di pace attraverso la diplomazia parlamentare. Rafforzare il dialogo con gli attori regionali, promuovere la cooperazione e garantire il ruolo dell'UE come facilitatore di pace sono essenziali per costruire la fiducia e gettare le basi per una pace duratura.

  9. Che questo cessate il fuoco serva da opportunità per tracciare un nuovo corso verso un futuro pacifico ed equo per tutti i popoli della regione, e che il Parlamento europeo continui a fare la sua parte nel promuovere la comprensione e la riconciliazione.

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