La commissione per i bilanci del Parlamento europeo ha adottato oggi una relazione sugli orientamenti per il bilancio dell’UE per il prossimo anno. La relazione è stata redatta e negoziata sotto la guida del deputato S&D Victor Negrescu. I Socialisti e Democratici hanno raccolto una forte maggioranza chiedendo alla Commissione europea di proporre un bilancio annuale ispirato al criterio sociale come principio trasversale per il finanziamento di tutte le politiche e le misure. L’adozione degli orientamenti da parte della commissione parlamentare è il primo passo per la regolare procedura di bilancio annuale nell’UE. Questi orientamenti sono il segnale ufficiale che il Parlamento europeo invia alla Commissione europea e agli Stati membri su ciò che gli eurodeputati si aspettano di vedere nel progetto di bilancio per il bilancio UE 2025. 

Victor Negrescu, eurodeputato S&D e negoziatore del Parlamento europeo in materia all’interno della commissione per i bilanci, ha dichiarato:

“Sono lieto di aver convinto gli altri gruppi a sostenere il lavoro che ho negoziato per conto dei Socialisti e Democratici. Il sentimento di insicurezza verso il domani è troppo diffuso tra gli europei in tutta l’Unione. Dobbiamo superare queste paure e provvedere ai bisogni delle persone di fronte a così tante sfide. In tempi di populismo crescente e di messaggi antieuropei diffusi da molti partiti di destra, il modo migliore per rassicurare i nostri cittadini sui benefici dell’UE è garantire che il bilancio dell’UE faccia una differenza tangibile e visibile nelle loro vite. In termini pratici, ciò significa garantire l’accesso ai farmaci e alle tecnologie sanitarie, sostenere l’agricoltura e le aree rurali, creare posti di lavoro di qualità in industrie all’avanguardia, garantire il futuro del mercato del lavoro attraverso lo sviluppo delle competenze e i programmi di incentivazione dei talenti, nonché istituire un piano europeo per l’istruzione con risorse finanziarie a sostegno dell’istruzione di qualità e della formazione degli insegnanti.”

“Troppe persone soffrono di eventi meteorologici estremi, come gravi incendi, inondazioni e altri disastri naturali legati all’inasprimento dei cambiamenti climatici in tutta Europa. Per rispondere alle loro esigenze, dobbiamo finanziare adeguatamente il meccanismo di protezione civile dell’UE. Un’altra grande sfida che ci attende è la crescente digitalizzazione delle nostre società, che offre molte nuove opportunità. Il Gruppo S&D vuole che il bilancio dell’UE per il 2025 finanzi attività che aiutino le persone a trarre il meglio dalla digitalizzazione, ad esempio potenziando le competenze digitali per tutti gli europei, indipendentemente dal fatto che vivano in grandi città o in aree remote e rurali, attirando un maggior numero di donne e ragazze nelle materie STEM, utilizzando l’intelligenza artificiale per ottenere risultati migliori nell’istruzione, nella medicina, nell’agricoltura, nei trasporti e nell’energia.”

“Un approvvigionamento energetico accessibile e sostenibile per le case e le industrie europee è e rimarrà di estrema importanza, soprattutto per le famiglie vulnerabili e le piccole e medie imprese. Per questo motivo ci aspettiamo che il bilancio dell’UE per il 2025 investa nella transizione verde e digitale in corso nell’UE.”

“Con l’entrata in vigore del nuovo Patto europeo sulla migrazione e l’asilo, il bilancio dell’UE per il 2025 dovrà prevedere fondi per un’accoglienza e un’integrazione efficaci, nonché per le procedure di rimpatrio e riammissione. Deve inoltre fornire finanziamenti per collaborare con i paesi terzi, affrontare le cause profonde della migrazione, prevenire il contrabbando e il traffico di persone e scongiurare il più possibile le morti in mare. Con tanti conflitti così vicini alle nostre porte, il bilancio 2025 dell’UE è indispensabile per gli aiuti umanitari, affinché l’Unione possa rispondere alle esigenze sempre più pressanti sul campo.” 

“Nel contesto dell’invasione su larga scala della Russia contro l’Ucraina, i settori vulnerabili della nostra economia e degli Stati membri confinanti sono particolarmente a rischio. Per questo chiediamo finanziamenti mirati nel 2025 per l’agricoltura e le infrastrutture, nonché per la mobilità militare nello spirito di solidarietà dell’UE. La decisione di concedere lo status di candidato a paesi come l’Ucraina e la Moldavia è stata un’ottima notizia, ma se vogliamo rimanere coerenti, l’anno prossimo dovremo sostenere le nostre promesse con i fondi necessari per il loro processo di adesione.”

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Romania
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