Il prossimo Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 è cruciale per un adeguato funzionamento dell’Unione europea. Durante una delle votazione tenutesi oggi in seduta plenaria, gli eurodeputati Socialisti e Democratici hanno posto l’accento sulla necessità di prevedere un bilancio Ue che rifletta le esigenze e le richieste dei cittadini, come il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e un fondo dedicato per una giusta transizione. Inoltre, le negoziazioni col Consiglio dovrebbero partire senza ulteriori ritardi, altrimenti c’è il rischio di compromettere programmi d’importanza fondamentale: sarebbe deleterio per i destinatari dei programmi in questione ed è un’eventualità che non possiamo permetterci nemmeno di prendere in considerazione.

La portavoce S&D in materia di bilancio, Eider Gardiazabal, ha dichiarato.

“Certamente dobbiamo fare pressione sul Consiglio affinché le negoziazioni fra le due istituzioni comincino il prima possibile, ma non accetteremo un bilancio che non sia sufficientemente ambizioso per dare ai cittadini le risposte che meritano. Dobbiamo garantire una piena assunzione di responsabilità sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile, così come l’integrazione della lotta ai cambiamenti climatici e del principio di uguaglianza di genere, in tutte le sfere politiche e le iniziative del prossimo QFP.

“Il prossimo Quadro finanziario deve essere perfettamente aderente ai contenuti dell’accordo di Parigi. Non possiamo lesinare sugli sforzi finanziari per una giusta transizione a un’economia a basse emissioni da carbonio, fondata su solidi criteri sociali affinché nessuno sia lasciato indietro o ai margini”.

Margarida Marques, relatrice del Gruppo S&D sul QFP, ha dichiarato:

“Vediamo positivamente gli impegni assunti dalla presidente eletta della Commissione europea, ma dobbiamo fare in modo che, a nuove iniziative, corrispondano anche nuovi stanziamenti di fondi. Abbiamo bisogno fonti di finanziamento aggiuntive.

“I programmi più riusciti in ricerca e innovazione, digitalizzazione, gioventù e diritti umani, devono ricevere finanziamenti adeguati, in linea con le esigenze e le attese dei cittadini. In ambiti come coesione sociale, agricoltura e pesca, i finanziamenti dovrebbero essere confermati e mantenuti stabili, ma è imperativo individuare nuovi mezzi finanziari per valorizzare le nostre priorità cogenti, come le migrazioni e l’azione esterna”.

Elisabetta Gualmini è relatrice ombra del Gruppo S&D sulle risorse proprie e ha agggiunto:

“Ci attendiamo progressi concreti sulla riforma del sistema delle risorse proprie dell’Unione europea, nell’ambito del Consiglio degli stati membri. La riforma riveste carattere di priorità in quanto punta a istituire un contenitore di nuove risorse proprie meglio allineate e a stimolare i progressi in sfere politiche ritenute oggi cruciali come la lotta ai cambiamenti climatici e la realizzazione di un mercato interno più equo, e allo stesso tempo mitigare la predominanza dei contributi nazionali calcolati sul reddito nazionale lordo degli stati membri.

“È importante sottolineare che la riforma non comporta alcun aggravio fiscale per i cittadini dell’Unione, ma anzi potrebbe rappresentare uno strumento di redistribuzione della tassazione, dai privati cittadini e le PMI alle grandi società multinazionali, e quindi un mezzo di promozione di una maggior giustizia sociale”.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Italia
Coordinatrice
Spagna
Membro
Portogallo
Contatto/i stampa S&D