In evidente contraddizione con il Servizio europeo per l’azione esterna e le risoluzioni precedenti adottate dal Parlamento europeo sul Venezuela, i gruppi del PPE e dei liberali oggi hanno spinto per una risoluzione che apre le porte all’uso della forza o a un intervento armato e mette in discussione ogni mediazione per una soluzione pacifica e democratica.

 

Il Gruppo S&D, che ha votato a favore delle risoluzioni parlamentari precedenti che denunciavano abusi di potere e chiedevano elezioni regolari, sostiene gli sforzi messi in campo attualmente dall’Alto rappresentante UE, Federica Mogherini, e ha scelto di mantenere la linea ufficiale dell’UE che si basa sul rifiuto di ogni tipo di violenza o un intervento armato per risolvere la profonda crisi attraversata dal Venezuela. Il Gruppo ha criticato l’uso strumentale ed elettorale della crisi venezuelana da alcuni membri del Parlamento.

 

Ramón Jáuregui, eurodeputato S&D e co-presidente dell’Assemblea parlamentare paritetica UE-America Latina (Eurolat), ha dichiarato:

 

“La posizione dei gruppi PPE e Alde è irresponsabile: noi continuiamo a sostenere il Servizio europeo per l’azione esterna e il Gruppo di contatto di cui fa parte la maggioranza dei Paesi europei. La destra politica in Parlamento sta negando qualcosa di evidente: l’unico organismo internazionale che sta dialogando con il governo e le opposizioni in questi giorni, con lo scopo di sostenere un governo di transizione che porti alle elezioni, è il Gruppo di contatto europeo, con il supporto di alcuni Paesi nella regione. Quest’animosità contro ogni mediazione è sciocca e incoerente.

 

“Noi rimaniamo sulle posizioni UE per una soluzione pacifica e democratica come unica via d’uscita dalla crisi.

 

“Deploriamo anche l’opposizione a un emendamento presentato dal nostro gruppo che chiedeva esplicitamente l’inclusione di un paragrafo nel testo della risoluzione, che escludeva categoricamente l’ipotesi di un intervento militare o dell’uso della violenza nella crisi venezuelana. Ogni speculazione o strategia che contempli l’intervento militare non può che generare un’escalation di violenza nel Paese e avrà un effetto disastroso in tutta la regione”.