I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo oggi hanno accolto positivamente il Piano d’azione 2021-2027 sull’integrazione e l’inclusione, con il quale s’intende promuovere la parità di opportunità per i migranti nel campo dell’educazione, dell’occupazione, della salute e dell’alloggio.

Il Gruppo S&D sta chiedendo agli stati membri di lavorare con tutti gli attori coinvolti per portare a buon fine il piano d’azione presentato dalla Commissaria S&D Ylva Johansson, e per un utilizzo esaustivo ed efficace dei fondi Ue.

Kati Piri, europarlamentare S&D vicepresidente responsabile in materia di migrazione, ha dichiarato:

“Diamo il benvenuto al Piano d’azione 2021-2027 e riconosciamo gli sforzi compiuti dalla Commissione nell’adottare un approccio di lungo periodo per migliorare l’inclusione e l’integrazione dei migranti, e per combattere le discriminazioni nell’Ue. Il piano d’azione procede di pari passo col bilancio Ue di lungo periodo, il che rappresenta un segnale forte dell’importanza del ruolo che i fondi Ue saranno chiamati a svolgere. Gli stati membri e le autorità locali e regionali potranno contare sul sostegno di diversi programmi per favorire l’inclusione e l’integrazione, quali il Fondo per l’asilo, la migrazione e l’integrazione, Il Fondo Sociale europeo +, il Fondo per lo sviluppo regionale e Invest EU. Considerato che le autorità locali e regionali, accanto alle ONG e gli altri organismi che si occupano di migrazione, sono il punto di contatto principale per i migranti, gli stati membri dovranno lavorare a strettissimo contatto con loro dando fondo a tutte le risorse disponibili per tradurre l’inclusione in realtà”.

Birgit Sippel, eurodeputata S&D e portavoce in materia di migrazione, ha commentato:

“Accogliamo positivamente e con grandi aspettative il piano d’azione della Commissione. Inclusione e integrazione portano beneficio alla società tutta, specialmente quando si traducono in pari opportunità d’educazione, occupazione, sanità e alloggio. Dalla primissima infanzia all’educazione superiore, dobbiamo agire in modo da colmare i divari esistenti. Per questo ci attendiamo che la Commissione avanzi proposte nel campo dell’educazione per invertire lo scarso rendimento e l’alto tasso d’abbandono delle iniziative per le comunità dei migranti, spesso associate a esclusione sociale e povertà. Vanno compiuti sforzi e miglioramenti sostanziali nel riconoscimento dei titoli e delle qualifiche dei cittadini di Paesi terzi nell’Unione europea, un problema sul quale si richiede un intervento risolutivo da troppo tempo, e che in molti casi è responsabile della permanenza dei migranti in posizioni lavorative per le quali sono sovra qualificati. Osserveremo da vicino gli stati membri per assicurarci che queste proposte d’iniziativa portino a risultati positivi per l’inclusione e l’integrazione".

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Germania