La pandemia COVID-19 ha condotto al rinvio al 2021 del Cop26, il vertice delle Nazioni Unite sul clima. Il Gruppo S&D comprende le motivazioni che sottendono questa decisione, dato che in questo momento ogni sforzo dei governi è e deve essere focalizzato sulla salvaguardia della vita e della salute delle persone. Che nessuno però si senta autorizzato a utilizzare questo rinvio come pretesto per mettere in discussione la priorità ricoperta dal Green Deal e dalla legge sul clima.

Jytte Guteland, relatrice S&D sulla Legge sul clima, e portavoce in commissione ambiente, ha affermato:

“La lotta contro il cambiamento climatico non può essere interrotta. Il nostro lavoro sulla Legge sul clima e più in generale sul Green Deal europeo, continua come da programma, perché rappresentano priorità assolute del nostro Gruppo e per le generazioni future. Se da un lato rispettiamo la decisione di rinviare al 2021 il vertice Cop26 a causa della pandemia, previsto per il novembre di quest’anno a Glasgow, vogliamo chiarire che il nostro impegno nella lotta al cambiamento climatico rimane inalterato.

“Purtroppo, a prescindere da questa terribile pandemia, ci trovavamo già in un’emergenza ambientale che richiede azioni immediate. Questo rimane un punto fermo della nostra iniziativa e la Legge sul clima sarà la cornice fondamentale che permetterà all’Unione di raggiungere i propri obiettivi di neutralità climatica entro il 2050.  L’arresto dei cambiamenti climatici e il relativo processo legislativo rimarranno sempre in alto nelle scala delle priorità. Gli sforzi compiuti dai Socialisti e Democratici in questo senso non andranno in isolamento, né tantomeno in quarantena, perché si tratta di una lotta dalla quale dipendono le sorti di un futuro sostenibile per le  prossime generazioni.

Miriam Dalli, vicepresidente S&D responsabile per il Green Deal europeo, ha aggiunto:

“La deflagrazione del COVID-19, ha reso persino più urgente lanciare un nuovo modello economico basato su uno sviluppo sostenibile. Il Cop26 può essere rinviato, ma non la nostra battaglia contro il cambiamento climatico, né possiamo permetterci di essere ancora in ritardo nel dotare l’Unione europea di un’ambiziosa Legge sul clima e un Green Deal coraggioso e all’altezza delle aspettative dei cittadini.

“Il mondo post-coronavirus sarà cambiato. Con ogni probabilità ci troveremo a dover fare i conti con un periodo di stagnazione e recessione a livello mondiale, con tutto ciò che ne deriverà in termini di impatto socio-economico. Ora più che mai, L’Europa è chiamata a investire su un’economia verde e a porre in essere tutte le misure necessarie a una ripresa quanto più rapida possibile. Usare il coronavirus come pretesto per rinviare questi importanti cambiamenti, o affidarsi a ricette e soluzioni ormai superate, sarebbe un errore e mancanza di lungimiranza nei confronti dei cittadini di oggi e di domani. Noi non lo permetteremo.”

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