Il Parlamento europeo oggi ha approvato la creazione di un fondo da più di 10 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, destinato a sostenere gli stati membri maggiormente impegnati nella gestione dei flussi migratori, e nelle procedure d’asilo e integrazione. Il Gruppo S&D ha voluto assicurarsi che le risorse siano spese prima di tutto all’interno dei Paesi dell’Unione, per dare garanzia che gli stati membri di confine dispongano dei soldi necessari a gestire il fenomeno migratorio nel modo più corretto e umano possibile. Questo provvedimento ha spaccato il Gruppo di centrodestra del PPE.

Miriam Dalli, eurodeputata e negoziatrice S&D per il Parlamento europeo per l’asilo, la migrazione e l’integrazione, ha dichiarato:

“Il Parlamento europeo oggi ha approvato la creazione di un fondo da più di 10 miliardi di euro per aiutare gli stati membri a gestire la migrazione e l’asilo.  Abbiamo fatto in modo che gran parte di questi fondi siano spesi all’interno dell’Unione stessa. Per noi è vitale aiutare i Paesi chiamati ad affrontare i maggiori flussi in entrata in Europa. Siamo sorpresi e amareggiati dall’opposizione del Gruppo di centrodestra del PPE, che ha votato contro la misura perché avrebbe preferito che fossero stanziate più risorse da spendere nei Paesi terzi, e questo nonostante l’UE distribuisca già un pacchetto importante di risorse per affrontare alla radice le cause del fenomeno migratorio. Noi ci adopereremo sempre affinché gli stati membri di confine possano contare sul supporto di cui hanno bisogno.

“Per ora abbiamo assicurato che, nel prossimo bilancio a lungo termine dell’Unione, gli stati di confine si sentano sostenuti con maggiori presupposti finanziari e possano farsi carico della migrazione, dell’asilo e dell’integrazione in modo più efficace; ma questa è solo una parte del nostro progetto. C’è urgente necessità che i governi nazionali agiscano per una riformare delle politiche in materia di migrazione e d’asilo, per far sì che tutti gli stati membri si assumano la loro parte di responsabilità”.