S&D accoglie positivamente la proposta della Commissione europea di aggiornare la Direttiva sui reati ambientali, ormai obsoleta, così come auspicato nella relazione parlamentare sulla responsabilità ambientale del maggio 2021. Ciò nonostante, il Gruppo S&D ritiene che l’Ue debba spingersi oltre nella protezione dell’ambiente di quanto proposto oggi dalla Commissione europea, grazie all’ausilio del diritto penale e al riconoscimento dell’ecocidio come reato penale nel diritto Ue. Sanzioni più severe a chi viola le leggi e un’applicazione più stringente delle norme, sono passi importanti che vanno compiuti a scopo deterrente contro i reati ambientali e per proteggere il pianeta.

Tiemo Wölken, portavoce S&D per gli affari legali, ha dichiarato:

“Le evidenze di reati ambientali che si consumano nell’Ue sono inconfutabili, ma la risposta legale contro le imprese responsabili è ancora troppo lenta e sporadica nell’Ue. Noi auspichiamo un cambiamento del diritto Ue che armonizzi il modo in cui classifichiamo i reati ambientali nell’Ue e che garantisca una piena applicazione delle sanzioni. Noi Socialisti e Democratici crediamo che si debba andare oltre, riconoscendo l’ecocidio come reato penale nell’ambito del diritto Ue. Massicci danni ambientali devono portare a conseguenze degne della gravità dei danni prodotti. Dobbiamo cercare di arginare i danni e trascinare i responsabili in tribunale per reati ambientali sarebbe un deterrente efficace. Il Parlamento è pronto a migliorare nella sostanza la proposta della Commissione per affermare il ruolo globale dell’Ue nel campo della protezione ambientale.

“Eliminando le scappatoie e la confusione legale, gli inquinatori e i responsabili di reati ambientali non potranno più nascondersi e dovranno pagare pene commisurate alla gravità dei reati commessi. In una relazione parlamentare sulla responsabilità ambientale delle imprese presentata nella prima metà di quest’anno, l’Europarlamento ha votato per un aggiornamento della Direttiva sui reati ambientali e delle norme sulla responsabilità ambientale, risalenti a vent’anni fa. Dare una definizione puntuale dei reati ambientali e ampliare la lista dei reati intercettando le nuove forme e i nuovi comportamenti criminali, ci consentirà di porre fine all’incertezza e alle esitazioni nell’Ue quanto si tratti di perseguire in termini di legge le imprese responsabili. Abbiamo il dovere e la responsabilità di proteggere il nostro pianeta ed è tempo che le imprese paghino per i reati commessi contro l’ambiente”.

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