In seguito all’approvazione della risoluzione sul “Deterioramento della situazione dei diritti umani in Egitto, in particolare nel caso degli attivisti dell’Iniziativa egiziana per i diritti personali (EIPR)”, i Socialisti e Democratici ribadiscono la propria ferma condanna delle diffuse e palesi violazioni dei diritti umani in Egitto e chiedono il rilascio di Patrick Zaki e di tutti i coloro che sono detenuti per motivi politici e d’opinione.

Pierfrancesco Majorino, relatore ombra del Gruppo S&D, ha dichiarato:

“Il Parlamento europeo ha inviato un messaggio molto chiaro all’Egitto in merito al deterioramento della situazione dei diritti umani: tale situazione è palese, diffusa e compromette le relazioni tra l’Ue e l’Egitto. Il voto sulla risoluzione di oggi rappresenta una severa condanna della repressione che sta investendo la società civile, le vessazioni, gli arresti di massa, le torture e gli abusi sui detenuti, l’uso sistematico della detenzione preventiva, i maltrattamenti nei confronti delle donne e la comunità LGBTI, e gli attacchi alla libertà di espressione.

“Il Parlamento europeo ha chiesto con fermezza il rilascio immediato di Patrick Zaki a di tutti coloro che sono detenuti ingiustamente per le proprie opinioni. Abbiamo sottolineato l’importanza dell’inizio del processo della procura romana che ci auguriamo porti alla verità sull’uccisione di Giulio Regeni, e condannato tutti i tentativi delle autorità egiziane di ostacolare le indagini.

“Queste sono tutte ragioni chiare e valide per le quali crediamo fortemente che l’intero sistema delle relazioni con l’Egitto vadano ripensate e riviste, ponendo il rispetto dei diritti umani come condizione imprescindibile per qualsiasi sviluppo futuro. Ciò potrebbe comportare, come abbiamo chiesto, la sospensione immediata dell’esportazione di armi, di tecnologie di sorveglianza e altri strumenti di sicurezza all’Egitto e la possibilità d’imporre misure restrittive contro i funzionari egiziani di alto livello resisi responsabili di gravi violazioni.

“Questo è ciò che chiede la nostra Assemblea, la voce dei cittadini europei. È quindi totalmente inaccettabile che il presidente di uno degli stati membri preferisca chiudere un occhio di fronte alle violazioni dei diritti umani e, per puri calcoli politici, conferisca la légion d’honneur al presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi”.

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