Il Gruppo S&D del Parlamento europeo considera il Piano d’azione in preparazione all’inverno presentato oggi dalla Commissione un passo tanto tempestivo quanto insufficiente verso la risoluzione di una possibile crisi energetica che potrebbe colpire il nostro continente molto prima dei mesi freddi, a causa dell’ondata di calore che sta investendo l’Europa e aumentando il consumo di elettricità per il raffrescamento. Secondo i Socialisti e Democratici, lo sconvolgimento senza precedenti delle forniture del gas associato a picchi record dei prezzi dell’energia e dell’inflazione avranno effetti sociali ed economici imprevedibili e devastanti durante l’inverno.

Mohammed Chahim, eurodeputato S&D e vicepresidente responsabile per gli aspetti energetici del Green Deal, ha dichiarato:

“Sempre più spesso si sente parlare di come l’Ue debba stringere la cinghia per superare questa importante crisi in atto. Noi Socialisti e Democratici riteniamo sarebbe estremamente ingiusto se fossero i più vulnerabili fra noi come le famiglie a basso reddito o gli anziani a stringere la cinghia, mentre le compagnie dell’energia che stanno macinando profitti enormi non forniscono il benché minimo contributo. Per questo chiediamo alla Commissione europea e agli stati membri d’introdurre una tassa sui profitti straordinari. Si tratta di una misura indispensabile per finanziare il Piano d’azione di preparazione all’inverno presentato oggi dalla Commissione europea, così come REPowerEU, per ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili russi e accelerare la transizione verde.

“Viviamo un momento storico in cui i vecchi partenariati con i Paesi terzi per l’importazione di gas non sono più affidabili, e vanno strette nuove collaborazioni. Una lezione sopra tutte va tratta dalle esperienze degli ultimi mesi: dobbiamo contare prevalentemente su noi stessi. L’inverno è in arrivo e siamo lieti che la Commissione europea sia pronta a suggerire delle misure, ma sarebbe inaccettabile se questo avvenisse bypassando il Parlamento europeo”.

Dan Nica, eurodeputato S&D e portavoce del Gruppo in commissione industria, ricerca ed energia, ha commentato:

“In febbraio la Russia ha dichiarato una guerra militare all’Ucraina e ora stiamo assistendo a come il Cremlino stia dichiarando la guerra economica all’Unione europea utilizzando la dipendenza Ue dall’energia e dalle materie prime russe. I nostri cittadini chiedono soluzioni e per questo noi Socialisti e Democratici riteniamo sia cruciale intervenire per ridurre a livello europeo il divario tra i prezzi di acquisto del gas naturale e i prezzi al dettaglio. Qualsiasi possibilità di manipolazione del mercato va fermata sul nascere. Dobbiamo anche limitare il numero di intermediari tra acquirenti e venditori se vogliamo che le bollette dell’energie scendano. Ci attendiamo maggiori sforzi dalla Commissione europea per sganciare i prezzi del gas da quelli dell’elettricità.

“La preparazione all’inverno per il nostro gruppo significa anche farsi trovare pronti alle conseguenze sull’occupazione di ridotte forniture di gas. Dobbiamo prolungare la validità degli strumenti finanziari ideati durante la pandemia, come lo strumento di supporto per limitare il rischio di disoccupazione in emergenza, lo SURE. Questo strumento potrebbe servire anche per ammortizzare l’impatto della crisi energetica attuale e l’idea merita senz’altro un dibattito approfondito nell’ambito di un vertice sociale Ue, qualcosa che il nostro Gruppo chiede da tempo”.

Eurodeputati coinvolti
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Paesi Bassi
Capo delegazione
Coordinatore
Romania
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