I Socialisti e Democratici oggi hanno guidato una maggioranza interpartitica nel voto sulla strategia industriale Ue per sostenere il rilancio dell’economia europea, severamente colpita dalla pandemia COVID-19. La risoluzione adottata oggi, elaborata dall’europarlamentare S&D Carlo Calenda, ha delineato le proposte che dovrebbero garantire che le transizioni ecologica e digitale avvengano in modo equilibrato e socialmente giusto, prevedendo ad esempio dei programmi di riqualificazione dei lavoratori e risorse per la creazione di posti di lavoro di qualità.

 

Dan Nica, eurodeputato S&D portavoce in materia d’industria, ha dichiarato:

“Accogliamo positivamente l’annuncio della presidente Ursula von der Leyen di un aggiornamento della Strategia industriale. Il COVID-19 ha profondamente cambiato le nostre economie e ha avuto un impatto drammatico sui sistemi industriali e i lavoratori. Insistiamo nel dire che la nuova politica industriale europea debba contribuire a dare forma a un’industria più competitiva e resiliente agli shock globali, debba promuovere la reintegrazione delle filiere produttive all’interno dell’Europa e aumentare la produzione strategica di medicinali, dispositivi medici e attrezzature. La ricerca e l’innovazione, così come la digitalizzazione dell’industria europea, rivestono carattere prioritario per prepararci ad affrontare le sfide globali future”.

 

Carlo Calenda, eurodeputato S&D e autore della relazione sulla Strategia industriale, ha commentato:

“Abbiamo lavorato a questo dossier per più di un anno, con grande passione e determinazione, adottando sin dal principio un approccio inclusivo. Sono soddisfatto del risultato che abbiamo ottenuto, perché dimostra che il Parlamento europeo sostiene fermamente l’arrivo tempestivo di una strategia industriale Ue che si è fatta attendere troppo a lungo. La relazione si propone di fornire misure specifiche che rafforzino l’industria europea garantendo la disponibilità degli strumenti pratici per una ripresa rapida e di gestire in modo appropriato le sfide interne ed esterne legate alla realizzazione di due transizioni che devono procedere mano nella mano, quella ecologica e quella digitale.

“Solo per citare alcuni esempi, noi chiediamo un sostegno immediato per la ricapitalizzazione delle imprese, soprattutto delle PMI, in modo tale da garantire l’integrazione e il buon funzionamento del Mercato unico. Chiediamo anche una revisione equilibrata delle normative sugli aiuti di stato, per promuovere gli investimenti nelle transizioni ecologica e digitale, e una revisione delle regole di concorrenza per favorire la competitività globale delle industrie dell’Ue. Inoltre, si rendono necessarie misure che promuovano la reciprocità nell’accesso al mercato con i Paesi terzi e garantiscano parità di condizioni ed equilibrio per la competizione internazionale, ma al contempo proteggano le filiere industriali strategiche. Abbiamo bisogno anche di misure sociali capaci di gestire i rischi per il mercato del lavoro e la coesione regionale associati alle due transizioni gemelle, che si focalizzino sugli investimenti nel capitale umano, sulla creazione di lavoro e la fine delle disparità di genere”.

 

Nota agli editori:

Il Gruppo S&D ha già adottato un documento di sintesi sulla strategia industriale di lungo periodo.

L'intero documento è consultabile qui.

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