L’Ue ora ha la capacità di aumentare la propria competitività globale in campo digitale e di sviluppare le proprie competenze digitali strategiche. I Socialisti e Democratici si sono battuti per un finanziamento adeguato del Programma Europa digitale, collegato al bilancio settennale dell’Unione e in linea con gli obiettivi climatici, e oggi il Parlamento ha confermato la versione finale.

Carlos Zorrinho, eurodeputato S&D e negoziatore su questo file, ha dichiarato:

“L’approvazione del Programma Europa digitale è importante per il volume d’investimenti che comporterà, per un totale di 7,588 miliardi di euro, e per le sue priorità scientifiche e tecnologiche.  È importante anche perché è ben agganciato al sistema di valori comuni dell’Unione europea e a una serie di riferimenti d’impegno etico, che ci permetternno di affermare il peso geopolitico dell’Ue nella seconda ondata di digitalizzazione, aiutando a renderla più democratica, verde e inclusiva.

“Con il suo modello d’implementazione decentrato e interconnesso, vorrei anche rilevare il contributo che questo programma darà per ridurre l’esclusione digitale, per sviluppare le competenze e promuovere la coesione e la convergenza fra i territori dell’Unione europea”.

Dan Nica, eurodeputato S&D e portavoce su ricerca e innovazione, ha dichiarato:

“Questo programma punta a rendere l’Europa più autonoma e indipendente dagli altri player globali sulle tecnologie chiave, come l’intelligenza artificiale o il supercomputing. Non possiamo permettere che la pandemia ci tenga fermi ai blocchi, dobbiamo investire adesso in tecnologie se vogliamo rimanere competitivi sulla scena globale. Per farlo, dobbiamo prima ridurre il digital divide tra i nostri stati membri, aumentare la coesione tra i territori e fornire maggior aiuto alle aree che rimangono più indietro. Su questi punti si era già raggiunto un accordo; ora dobbiamo adottare azioni concrete per affrontarli. Vogliamo un’Europa digitale competitiva che possa parlare con un’unica voce su tutti i temi del digitale”.

Ismail Ertug, eurodeputato S&D vicepresidente responsabile delle questioni sul digitale, ha commentato:

“Delle dieci startup digitali più interessanti al mondo, non ve n’è una che abbia sede nell’Ue, e il coronavirus ha persino aumentato la necessità di trasformazione digitale. Con una prova di forza vogliamo portare l’Europa al top del digitale. Con il Programma Europa digitale stiamo investendo  quasi 7,6 miliardi in importanti aree ad alte prestazioni nel campo del calcolo e dell’elaborazione dati, in intelligenza artificiale e cybersecurity, competenze digitali avanzate nel settore pubblico e privato. La cybersecurity è la base per una digitalizzazione di successo. Dobbiamo proteggere i nostri dati, ma anche le nostre democrazia.

“Senza l’acquisizione di competenze digitali avanzate per i lavoratori di oggi e di domani, non ci sarà alcuna digitalizzazione di successo. Noi investiamo nelle persone. Con gli Hub per l’innovazione digitale europea, stiamo rendendo più agile l’accesso alle competenze digitali, alle tecnologie e al know-how per tutte le imprese, soprattutto le PMI”.

Note:

Il bilancio su cui si è raggiunta un’intesa ammonta a 7.588.000.00 di euro per il periodo 2021-2027 e sarà speso su cinque aree:

  • Computing ad alte prestazioni – 2.226.914.000 di euro su progetti per diffondere e rafforzare il supercomputing e l’elaborazione dati in Europa;
  • L’intelligenza artificiale (AI) – 2.061.956.000 di euro per contribuire a diffondere l’AI nell’economia europea e la società;
  • Cybersecurity e fiducia – 1.649.566.000 di euro per stimolare la difesa cybernetica e l’industria Ue della cybersecurity;
  • Competenze digitali – 577.347.000 di euro per le competenze digitali avanzate;
  • Trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni e interoperabilità – 1.072.217.000 di euro per la trasformazione digitale dei servizi pubblici e della loro interoperabilità UE.
Eurodeputati coinvolti
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Membro
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