Durante il dibattito in plenaria, oggi i Socialisti e Democratici hanno condannato con forza l’arresto di Alexei Navalny, uno dei più influenti dissidenti russi e attivista anticorruzione. Navalny è stato arrestato al suo ritorno a Mosca dopo cinque mesi trascorsi in Germania, in convalescenza dopo l’avvelenamento che nel mese di agosto l’ha spinto molto vicino alla morte.

Il Gruppo S&D chiede una reazione decisa dell’Ue, che preveda sanzioni pesanti contro le autorità russe se Navalny non fosse rilasciato. Esortiamo anche la Federazione russa ad aprire un’indagine sul tentato omicidio di Navalny e sull’uso di una sostanza, un’arma chimica proibita utilizzata dagli attentatori, affinché siano individuati i responsabili e assicurati alla giustizia.

La vicepresidente S&D responsabile degli affari esteri, Kati Piri, ha dichiarato:

“L’arresto di Alexei Navalny al suo rientro a Mosca, dà la cifra dell’anarchia e del totale spregio di Putin dei diritti civili dei suoi stessi cittadini. Solo quattro mesi fa, Navalny ha lottato tra la vita e la morte ed è sopravvissuto al tentativo di ucciderlo della FSB. Domenica scorsa, Navalny faceva ritorno a casa incurante e consapevole di mettere a rischio la propria libertà per la sua causa: mostrare la corruzione del regime russo. In seguito al fallito tentativo di eliminarlo, il suo arresto è un’altra disperata mossa di Putin per mettere a tacere il suo critico più agguerrito.

“l’Ue deve ottenere delle risposte dal Cremlino. Dobbiamo andare oltre le sanzioni imposte dopo l’avvelenamento di Navalny e discutere un nuovo pacchetto di provvedimenti da imporre se Navalny non fosse rilasciato immediatamente. L’Ue deve mostrarsi risoluta di fronte al regime autocratico russo. È arrivato il tempo anche per noi di mostrare coraggio”.

Isabel Santos, portavoce S&D per i diritti umani e negoziatrice sulla risoluzione Navalny, ha dichiarato:

“L’arresto Navalny non può essere visto altrimenti se non come un altro cinico tentativo di silenziare una delle voci critiche più incisive e scomode al presidente russo Vladimir Putin. Sfortunatamente non è il primo. Nemtsov, Politkovskaya, Yushenkov: la lista degli oppositori al regime russo messi a tacere è lunga. Non dobbiamo permettere che Navalny vada ad aggiungersi a questa lista.

“Dopo esser sopravvissuto a due tentativi di avvelenamento, Navalny è nuovamente in stato di detenzione, mentre i responsabili del suo avvelenamento sono a piede libero. Questo è un affronto all’Unione europea e all’intera comunità internazionale.

“L’Unione europea deve chiedere alla Russia la liberazione immediata e incondizionata di Navalny e un’indagine puntuale, rigorosa ed efficace sul suo avvelenamento. In assenza d’iniziative e azioni in questo senso da parte delle autorità russe, dovremo inasprire e ampliare la portata delle sanzioni”.

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