Il Gruppo S&D accoglie l’approvazione a larga maggioranza del rapporto sul Fondo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione (ERDF-CF). Si tratta di un passaggio cruciale per valorizzare il ruolo dell’ERDF-FC: il maggior strumento europeo d’investimento pubblico, un quarto dell’intero Quadro finanziario pluriennale da spendere nei 7 anni a venire, dal 2021 al 2027. 

L’obiettivo del Fondo di sviluppo regionale e coesione è creare un milione di nuovi posti di lavoro (così come accadde nel periodo 2007-2013) e, in un’ottica più amplia, elevare il livello di tutte le 274 regioni europee in termini d’innovazione, azioni per il clima, trasporti e tematiche sociali. 

Siamo sempre stati in prima linea nell’impegno per un programma d’investimenti che fosse equo, giusto, sostenibile e adeguato per affrontare le sfide sociali all’orizzonte. Siamo orgogliosi di aver ottenuto maggior flessibilità per gli investimenti pubblici nell’ambito della cornice attuale del Patto di stabilità. 

Andrea Cozzolino, relatore S&D sul Fondo europeo di sviluppo regionale e coesione, ha commentato: 

“Il Fondo europeo di sviluppo regionale e coesione ora è più flessibile in virtù di un cambiamento del focus, passato da un livello nazionale a uno regionale. Abbiamo quasi raddoppiato gli investimenti per le città e il loro sviluppo sostenibile, dal 6% al 10%. Per la prima volta, un minimo del 5% potrà essere destinato ai piccoli paesi e alle aree rurali particolarmente colpite dalla crisi. La clausola d’investimento offre ulteriore flessibilità per sostenere le aree ritenute chiave, nell’interesse dei nostri cittadini. Si tratta di un grande risultato per una crescita sostenibile nelle regioni d’Europa e la creazione di nuovi posti di lavoro”. 

La portavoce S&D per lo sviluppo regionale, Constanze Krehl, ha aggiunto: 

“Con questo strumento pubblico d’investimento potenziato, abbiamo anche definito le priorità per l’Europa per la prossima decade e garantito che ogni singola regione possa trarre beneficio da nuovi progetti sociali, innovazione e migliori infrastrutture. Sono fiduciosa e credo che riusciremo a creare un milione di posti di lavoro in più così come accaduto in passato. Tuttavia, c’è una punta di delusione per l’atteggiamento dei gruppi più conservatori, i quali non hanno sostenuto a sufficienza gli sforzi per mitigare i cambiamenti climatici e sembrano non aver ancora capito che gli investimenti in aeroporti e combustibili fossili non rientrano più in una prospettiva di futuro sostenibile”.

Contatto/i stampa S&D