In una relazione votata oggi al Parlamento europeo, i Socialisti e Democratici sono riusciti a far includere nel testo la richiesta alla Commissione di introdurre schemi di reddito minimo nazionale con la possibilità di finanziamenti agli Stati membri per l’attuazione di tali schemi.

L’eurodeputato S&D Sergio Gutiérrez Prieto, relatore ombra per il testo, dichiara:

“La povertà e l’esclusione sociale sono a livelli allarmanti, con un europeo su quattro a rischio povertà. A seguito della crisi economica, la situazione oggi è peggiore di dieci anni fa. Esprimo la mia più forte critica nei confronti di conservatori e liberali che continuano a chiudere gli occhi sugli effetti devastanti che le politiche di austerity hanno su povertà ed esclusione sociale in Europa. Se vogliamo davvero dar seguito al nostro obiettivo di portare 20 milioni di persone fuori dalla povertà entro 10 anni, allora dobbiamo agire subito e con decisione.

“Sono fiero del fatto che i Socialisti e Democratici siano riusciti a far inserire nel testo votato oggi la richiesta di schemi di reddito minimo nazionali. Vogliamo che tutti coloro che hanno un reddito non sufficiente possano vivere in condizioni dignitose, con garanzie di accesso a servizi di qualità e a politiche attive del mercato del lavoro”.

La portavoce S&D sull’occupazione Jutta Steinbruck aggiunge:

“Gli schemi di reddito minimo sono necessari a garantire una vita dignitosa per le persone con reddito insufficiente. Oggi, 120 milioni di cittadini europei sono a rischio povertà ed esclusione sociale. Chiediamo alla Commissione europea di avanzare proposte per una direttiva quadro sul reddito minimo, cosi’ da porre i diritti sociali al centro delle sue azioni”.