Dopo lunghi e difficoltosi negoziati, oggi il Parlamento europeo ha votato una risoluzione sul Partenariato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP) nella quale i Socialisti e Democratici hanno avuto un ruolo cruciale. Il gruppo S&D ha stabilito le raccomandazioni che il Parlamento ha inviato alla Commissione europea per il TTIP.

Il presidente S&D,  Gianni Pittella, ha affermato:

“Riteniamo che un TTIP positivo ed equo possa portare molti benefici ai cittadini e alle imprese europee in termini di crescita e lavoro, evitando una corsa globale al ribasso sui diritti umani e sugli standard ambientali e lavorativi. Intendo però un buon TTIP, e non un qualunque TTIP.

“Al contrario della visione liberale dell’accordo accettata dall’Alde e dal Ppe e del protezionismo dell'estrema sinistra, il gruppo S&D vuole usare il TTIP per controllare la globalizzazione e fissare alcuni standard. Siamo riusciti a includere le nostre richieste, compresa l’esclusione dell’ISDS dagli accordi commerciali. Deve essere rimpiazzato da un nuovo sistema di protezione degli investimenti pubblico e trasparente, nel quale gli interessi privati non possano indebolire le politiche pubbliche e che sia soggetto di diritto pubblico. Questo fisserà inoltre un nuovo principio per tutti i prossimi accordi commerciali”.

L’eurodeputato S&D Bernd Lange, autore della risoluzione parlamentare e presidente della commissione Commercio, ha detto:

“Siamo di fronte a una globalizzazione senza precedenti. I nostri cittadini e lavoratori sono in mezzo a questo processo; le nostre aziende sono parte integrante delle catene di valore globali.

“È quindi nostro dovere democratico stabilire le regole che governano la globalizzazione per far sì che avvantaggi le persone.

“Oggi abbiamo fatto proprio questo. Abbiamo detto alla Commissione che non vogliamo limitarci ad accettare ogni accordo che ci mette di fronte. Chiediamo un accordo che fissi standard elevati nelle relazioni commerciali. Chiediamo la protezione dei dati dei nostri cittadini e dei nostri servizi pubblici. Ci aspettiamo un capitolo vincolante sul lavoro e sugli standard ambientali per garantire che il commercio sia basato su regole eque invece che sul dumping sociale e ambientale. Abbiamo detto chiaramente alla Commissione che l’arbitrato privato non ha futuro nei nostri accordi commerciali.

 “Alcuni critici hanno detto che siamo troppo ambiziosi nelle nostre richieste. Non sono d’accordo. Se non ti batti, hai perso la battaglia prima di cominciarla”.

L’eurodeputato David Martin, portavoce S&D sul commercio, ha aggiunto:

“Non c’è nulla di progressista nel nascondere la testa sotto la sabbia e sperare che il commercio si regoli da sé. I Socialisti e Democratici si impegnano a rappresentare la visione dei nostri cittadini di fronte alla Commissione per modellare il TTIP in modo da farlo andare nella direzione che vogliamo. Oggi la maggioranza del Parlamento è stata d’accordo con noi: escludere i servizi pubblici, tutelare il nostro ambiente e porre fine ai tribunali segreti. Continueremo ad avanzare queste richieste nei negoziati sul TTIP. I nostri valori devono essere al centro della strategia europea di crescita economica”.

Leggi il nostro documento sui risultati ottenuti dall’S&D nella risoluzione sul TTIP

 

Eurodeputati coinvolti
Membro
Germania