Se l’Unione europea vuole dar seguito alla sua promessa sull’abolizione delle tariffe di roaming  entro il 15 giugno 2017 in modo che i cittadini Ue possano usare il cellulare all’estero senza costi aggiuntivi (cosi’ come stabilito nel regolamento delle telecomunicazioni del 2015), deve riformare con urgenza il sistema attraverso cui gli operatori di telefonia mobile applicano tra loro le tariffe quando i clienti viaggiano in un altro paese Ue. 

Oggi, l’autrice della relazione parlamentare sui costi di roaming all’ingrosso, l’eurodeputata S&D Miapetra Kumpula-Natri ha avuto il sostegno della commissione Industria sulle sue proposte e sulla richiesta di iniziare i negoziati per una normativa finale con gli Stati membri in Consiglio. 

Nel suo report si fissa il massimale all’ingrosso per una chiamata vocale a 0,03 euro e, visto che l’uso dei dati aumenterà enormemente nei prossimi anni, si introduce al posto di massimale all’ingrosso fisso, un massima che diminuisca progressivamente negli anni, partendo da 4 euro per giga nel 2017 fono a 1 euro per giga nel 2020. 

Miapetra Kumpula-Natri dichiara:

“Riusciremo ad abolire le tariffe di roaming per i consumatori se gli operatori abbassano i prezzi che fissano tra di loro quando i clienti viaggiano in un altro paese Ue. E questo va fatto in tempi rapidi. Ecco perché sono felice di avere ottenuto un forte mandato per iniziare i negoziati con il  Consiglio. 

“E’ interesse di tutti mantenere bassi i costi all’ingrosso. Massimali all’ingrosso troppo altri possono danneggiare la concorrenza, cosi’ come eliminare gli operatori più piccoli e quelli che offrono pacchetti dati vantaggiosi. Dato che questi sono spesso gli unici a offrire tariffe concorrenziali per i clienti, il risultato di cio’ sarebbe una riduzione nella libertà di scelta per i consumatori. Inoltre, si correrebbe anche il rischio di aumentare  i prezzi per tutti i consumatori. Se avvenisse cio’, gli operatori saranno costretti a scegliere tra due mali: aumentare i prezzi in patria a tutti i clienti oppure applicare il meccanismo di sostenibilità* che, se applicato, significherebbe mantenere le tariffe di roaming sui proprio clienti. Con il risultato che noi non avremo mantenute la promessa fatta”. 

Osserviamo anche come sia necessario rafforzare la trasparenza nel mercato delle telecomunicazioni, anche riguardo al mercato del roaming all’ingrosso. La Commissione deve fare un report e rendere pubblici gli sviluppi nei mercati del roaming alla fine del 2018, con una revisione entro la fine del 2019 in cui si valuti l’impatto del regolamento sul roaming sul mercato e sui consumatori. 

La risoluzione legislativa è stata approvata con 53 voti a favore, 5 contrari e 2 astenuti. Il 2 dicembre, gli Stati membri adotteranno la loro posizione negoziale nel corso del Consiglio Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia (TTE).

 

* La clausola di sostenibilità è un meccanismo in base al quale un operatore puo’ applicare il proprio Regolamento Nazionale per una deroga all’abolizione delle tariffe di roaming, al fine di riapplicare tali tariffe per evitare l’aumento dei prezzi domestici per i consumatori. 

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Membro
Finlandia