Ha provocato almeno 30 morti la repressione da parte della polizia della mobilitazione dei cittadini, avvenuta questo fine settimana, contro la riforma del sistema sociale. Il gruppo S&D al Parlamento europeo ritiene che il semplice ritiro della proposta di legge non sia sufficiente e chiede un'indagine indipendente sugli incidenti e lo stop immediato a qualsiasi violenza da parte della polizia.

 

La vicepresidente per i diritti umani S&D, Elena Valenciano, dichiara:

“Siamo indignati dinanzi alla deriva autoritaria del presidente Daniel Ortega e di sua moglie, la vicepresidente Rosario Murillo. Le autorità in Nicaragua devono garantire che le persone possano esprimersi liberamente, devono fermare la repressione e rispettare i diritti umani.

“Il governo nicaraguense deve porre immediatamente fine a tutti gli atti di aggressione contro la popolazione e i media.

“I responsabili degli attacchi che hanno causato 30 vittime devono essere consegnati alla giustizia. Un'indagine rapida, imparziale e indipendente deve iniziare il prima possibile”.

 

L'eurodeputato S&D Ramón Jáuregui, che ha presieduto l'Assemblea parlamentare Ue-America latina, ha dichiarato:

“Deploriamo profondamente la violenza scatenata in Nicaragua negli ultimi giorni. Esprimiamo la nostra solidarietà alle vittime e alle loro famiglie e sollecitiamo il governo del Nicaragua a fermare ogni tipo di repressione nei confronti dei cittadini.

“All'interno dello stato di diritto, l'uso della forza è legittimo solo quando è proporzionale e cerca di ristabilire l'ordine senza compromettere la libertà dei cittadini di esprimersi e manifestare. La violenza indiscriminata è intollerabile in una democrazia, e il governo che la usa o la fa usare per suo conto, si presenta come autoritario”.