Si è svolto oggi nel corso della plenaria del Parlamento europeo un dibattitosu Israele e Palestina, focalizzato sulla Cisgiordania.

Il vicepresidente del gruppo S&D Victor Boştinaru ha detto:

"La situazione sul campo è peggiorata: entrambe le parti stanno seguendo i rispettivi interessi politici interni e il processo di pace non è più una priorità su entrambi i fronti. Ci sono cose che israeliani e palestinesi possono fare già oggi, indipendentemente gli uni dagli altri, ossia muovere passi che aiutino a raggiungere la pace.

“Il processo di pace in Medio Oriente resta la nostra priorità per tutta la regione. 

“La soluzione dei due Stati, con uno Stato di Israele e uno Stato palestinese che vivono al fianco in pace e sicurezza, e con il reciproco riconoscimento dei confini del 1967, lo scambio concordato dei territori e Gerusalemme capitale di entrambi i paesi, resta l’unica speranza di pace e la pietra angolare della nostra azione e posizione politica.

“La costruzione di insediamenti è una chiara violazione del diritto internazionale. Il gruppo S&D di oppone e condanna la decisione del Knesset israeliano di legalizzare retroattivamente  le 4.000 abitazioni costruite su un territorio di proprietà di privati palestinesi in Cisgiordania. Questa legge va contro la visione di una pace giusta e duratura, contro la risoluzione Onu 2334 adottata lo scorso dicembre e contro i valori della nostra partnership con Israele.

"L’Unione europea e il mondo dovrebbero fare pressioni su Israele perché interrompa gli insediamenti. La richiesta che il gruppo S&D fa all’Alta rappresentante per gli affari esteri è di convocare una riunione del Quartetto il prima possibile per discutere i prossimi passi da prendere.

"Condanniamo poi il fatto che la maggioranza di centrodestra in Parlamento continui a bloccare l’adozione di una risoluzione su tale questione, evitando cosi’ che il Parlamento esprima il proprio punto di vista su un’area cosi’ importante”.

La vicepresidente del gruppo S&D Elena Valenciano dichiara:
 
"Israele non sta facendo nulla per promuovere la pace nel Medio Oriente o per porre fine al conflitto con la Palestina.

"Dopo aver imposto una presenza armata in un altro Paese, con controlli ai movimenti delle persone in un altro Paese e aver costruito un muro per separare vite e speranze, Israele ha deciso adesso di legiferare al posto di un altro Paese. Cio’ è semplicemente inconcepibile e inaccettabile.

"La recente legalizzazione degli insediamenti israeliani in territorio palestinese getta le basi per una annessione della Cisgiordania e sta distruggendo, a poco a poco, la soluzione dei due Stati.

"Condannare e sanzionare la Russia per l’annessione della Crimea e poi consentire a Israele la lenta annessione della Cisgiordania è un doppio standard che l’Ue non puo’ più permettersi.
 
"Negli ultimi 20 giorni, Israele ha autorizzato 5800 insediamenti illegali in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Per fortuna, ci sono già 52 deputati del Knesset che si sono opposti alla risicata maggioranza di 60 parlamentari, esprimendosi contro la ‘regolarizzazione’.

"Seguendo il cammino di colonizzazione, espansione illegale, discriminazione ed esclusione, quel che Netanyahu sta facendo è portare il suo popolo sull’orlo di un nuovo conflitto. Cio’ non puo’ accadere con il nostro sostegno, né con il nostro consenso.

“Il popolo di Israele ha il diritto di essere un popolo di pace, un popolo per la pace nella regione. L’Unione europea deve essere al suo fianco, per facilitare la fine del conflitto con due Stati che vivono a fianco in pace e con una capitale in condivisione, Gerusalemme”.