La Commissione europea ha presentato oggi la sua valutazione sulle implicazioni dell'accordo sul clima raggiunto alla COP21 dell'Onu (La 21esima Conferenza delle Parti nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici) con particolare attenzione alle politiche dell'Ue e insieme a un piano per la sigla e la ratifica di tale accordo da parte dell'Ue.

Il gruppo S&D al Parlamento europeo ha accolto con favore questo documento, intitolato "La Strada da Parigi", ma mette in guardia sul fatto che esso non basta a raggiungere quelle azioni necessarie e ambiziose che dovranno essere in campo nel prossimo futuro.
 
La vicepresidente S&D Kathleen Van Brempt dichiara:
 
"L'Ue ha avuto un ruolo importantissimo nel successo del summit sul clima di Parigi ma occorre fare di più per sfruttare l'occasione e la volontà politica di costruire un futuro pulito ed equo per il clima. L'Ue deve mantenere la sua leadership e mostrare il proprio impegno nel raggiungere i target di Parigi.

"Dobbiamo cercare in tutti modi a mantenere salda la coalizione che si è creata a Parigi e questo non puo' avvenire se non saremo noi a guidarla.

"Gli attuali target per il 2030 e il 2050 sono basati sul Quarto rapporto di valutazione dell'IPCC, il quale indica che per avere una concreta possibilità di mantenere l'aumento della temperatura sotto i 2°C occorre una riduzione delle emissioni nei paesi sviluppati tra l'80 e il 95% entro il 2050. L'Ue ha optato per il valore più basso di questa forbice per stabilire i propri target per il 2030 (almeno il 40%) e per il 2050 (80%). Dato che l'Ue ha concordato a Parigi di perseguire lo sforzo di restare al di sotto di un aumento di 1,5°C, il target del 40% non puo' essere più valido e va rivisto".
 
Il portavoce S&D per l'ambiente e la salute, Matthias Groote, dichiara:
 
"La comunicazione di oggi della Commissione contiene diversi elementi positivi ma il nostro gruppo al Parlamento spingerà perché si ottenga di più.
 
"Dobbiamo mantenere vivo lo spazio di opportunità che si è aperto con Parigi. La lotta ai cambiamenti climatici è un impegno europeo. Ecco perché dobbiamo integrare un'ambiziosa strategia sul clima con l'efficienza energetica e con ulteriori incentivi per le industrie pulite e sostenibili, tenendo in considerazione tutti i settori produttivi. Possiamo fare molto di più, per esempio, per il settore aereonautico internazionale e per quello dei trasporti. In tali settori, negli ultimi anni, le emissioni sono cresciute due volte di più di quelle dell'economia globale e rischiano di crescere del 270% entro il 2050 se non si prenderanno le adeguate contromisure.
 
"Speriamo inoltre che i ministri dell'ambiente, che si incontreranno a Bruxelles questo venerdi', siano all'altezza della sfida. L'Ue non puo' essere il fanalino di coda nel ratificare e siglare l'accordo di Parigi. Dobbiamo dimostrare il nostro impegno garantendo che tale accordo diventi operativo. Non c'è più tempo da perdere: il nostro pianeta è a rischio e dare l'esempio è fondamentale perché tutte le parti rispettino l'accordo di Parigi".

Il portavoce S&D sulla COP 21, Gilles Pargneaux, aggiunge:

"L'accordo di Parigi ha rappresentato un momento cruciale per la nostra battaglia contro i cambiamenti climatici. L'Ue ha contribuito a questo successo. Adesso, è tempo di darvi seguito.

"La comunicazione di oggi da parte della Commissione va nella giusta direzione, ma se vogliamo rispettare l'obiettivo di contenere l'aumento sotto gli 1,5°C dobbiamo essere più ambiziosi: servono target vincolanti sulle emissioni di Co2 e anche sull'efficienza energetica e le rinnovabili.  Possiamo fare di più per rendere reale il cambio di paradigma: c'è un nuovo mondo economico e sociale davanti a noi, dobbiamo solo coglierlo.
 
"Su un punto, poi, non posso che concordare con la Commissione: la diplomazia sul clima è uno dei nostri strumenti chiave, soprattutto nelle relazioni con i paesi meridionali del Mediterraneo e con quelli Africani, che sono stati i nostri più grandi alleati nella vittoria conseguita di Parigi".

 

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Membro
Belgio