Oggi, su richiesta del gruppo S&D, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che chiede l'immediata liberazione di Nabeel Rajab e di tutti i prigionieri politici. L’attivista per i diritti umani, condannato a cinque anni di prigione per aver espresso pacificamente le proprie opinioni, è solo uno delle decine di difensori dei diritti umani, attivisti politici, leader dell'opposizione e giornalisti che le autorità del Bahrein hanno ingiustamente imprigionato dopo aver represso le proteste anti-governative nel 2011.

L'eurodeputata S&D e portavoce per i diritti umani, Soraya Post dichiara:

“Nessuna campagna di pubbliche relazioni di alto profilo da parte del Bahrein può nascondere la realtà delle dure repressioni su tutte le forme di dissenso. Nabeel Rajab, condannato a cinque anni di prigione, non ha fatto assolutamente nulla che avrebbe giustificato questa punizione. Ha solo osato criticare, sui social media, le presunte torture nella prigione di Jaw in Bahrain e le operazioni militari a guida saudita nello Yemen. Sfortunatamente, è ben lungi dall'essere l'unica vittima delle brutali repressioni del governo. Sempre più difensori dei diritti umani e attivisti pacifici dell'opposizione sono condannati a pene detentive, esilio, divieti di viaggio, revoca delle cittadinanze o gravi minacce e intimidazioni a seguito del loro pacifico lavoro. Anche il recente aumento dell'uso della pena di morte è estremamente preoccupante.

“Tutti questi atti di violenza, molestie e intimidazioni dovrebbero cessare immediatamente e tutti gli attivisti detenuti ingiustamente solo per aver difeso i diritti umani e o aver fatto attività politica, sempre in maniera pacifica, devono essere immediatamente rilasciati.

“Chiediamo agli Stati membri dell'Ue di interrompere tutti i trasferimenti di armi, attrezzature di sorveglianza e intelligence che possano essere utilizzate dal Bahrein per portare avanti questa repressione dei diritti umani. E’ giunto il momento di prendere in considerazione l'ipotesi di imporre misure mirate contro i trasgressori dei diritti umani”.

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