Oggi al Parlamento europeo, c’è stato un grande scontro di idee sul futuro dell’Europa. La visione coraggiosa e progressista del gruppo S&D per un’Europa forte dei tanti si è scontrata con l’approccio confuso e di basso profilo dei partiti di centrodestra, che preferiscono mantenere una Europa debole.

Nel voto sul Programma di lavoro della Commissione europea per il 2018, il gruppo ha presentato una risoluzione forte in cui si elencano le politiche progressiste per dar forma al futuro dell’integrazione europea, politiche che includono diritti sociali, cambiamento climatico, regolamentazione del commercio globale e lotta all’elusione fiscale.

Al Parlamento non c’è stato consenso perché conservatori e liberali hanno insistito su un testo debole, ignorando le preoccupazioni dei cittadini sugli standard di vita, le condizioni dei lavoratori, le diseguaglianze e l’ambiente. L’alleanza di centrodestra aveva calendarizzato un testo comune, ma ha fatto saltare il tavolo quando il gruppo S&D è riuscito a far approvare degli emendamenti su migranti, clima e commercio.

Commentando il voto, il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella dichiara:

“Che disastro. Il blocco di centrodestra si è sciolto come neve al sole. L’alleanza Ppe-Alde-Ecr si è basata solo su un calcolo di convenienza politica e non certo su valori condivisi sul contenuto delle questioni come migranti, commercio internazionale e cambiamento climatico.

“Per quanto vorrebbero presentarsi come forze europeiste, la visione che offrono insieme all’Europa è limitata a difendere i profitti delle grandi imprese.

“Noi Socialisti e Democratici offriamo soluzioni europee chiare ai problemi che realmente interessano alle persone: sui migranti, la nostra richiesta è di creare canali legali e sicuri per l’Europa, visti umanitari, una cooperazione rafforzata con i paesi terzi al fine di affrontare le cause alla radice dell’emigrazione, una riforma profonda del ‘sistema di Dublino’ e infine un sistema di ricollocazioni che funzioni.

“Sul commercio, abbiamo sottolineato la necessità di politiche Ue per un commercio regolamentato ed equo che comprendano gli obiettivi di sviluppo sostenibile nell’interesse di tutte le popolazioni.

“Infine, sul cambiamento climatico, abbiamo chiesto alla Commissione di garantire che l’Ue mantenga il suo ruolo di leader nell’attuazione e nell’esecuzione dell’Accordo di Parigi.

“Ci battiamo per una Europa che agisca unica e investa nel futuro dei tanti, non solo per gli amici dei circoli di imprenditori!".

La vicepresidente S&D Maria João Rodrigues aggiunge:

“Oggi al Parlamento europeo, abbiamo assistito a un momento di verità e di grande confronto. Il gruppo S&D, in qualità di coordinatore, ha presentato una proposta per una risoluzione strategica, chiedendo un solido Pilastro europeo dei diritti sociali, l’attuazione dell’Accordo di Parigi, una concreta strategia europea sugli investimenti, una reale politica comune dell’Europa sull’asilo, un piano di sviluppo per l’Africa e risposte alle cause alla base dell’emigrazione, e risorse finanziarie da recuperare attraverso la lotta all’elusione fiscale, entrate proprie per il bilancio Ue e una capacità fiscale per l’Eurozona.

“Tutte queste proposte sono state rifiutate da Ppe, Ecr e Alde, che hanno deciso di presentare una contro-proposta di centrodestra. Questa contro-risoluzione è stata sconfitta oggi in plenaria grazie a una serie di emendamenti del gruppo S&D che hanno ricevuto il sostegno di Verdi, GUE e di alcuni membri di Alde e Ppe.

“In conclusione, questo Parlamento europeo non puo’ essere guidato da una coalizione di centrodestra. Il gruppo S&D continuerà a guidare le forze progressiste ed europeiste, combattendo per le migliori soluzioni possibili e per le istanze che stanno più a cuore ai cittadini”.

Il testo completo della mozione S&D per una risoluzione ‘Sul futuro dell’Europa e sulle priorità strategiche del Programma di lavoro della Commissione per il 2018’

 

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