“Perplessità e grande delusione”. Cosi’ gli eurodeputati S&D hanno accolto oggi la notizia secondo cui il ministro francese delle Finanze Bruno Le Maire intende rinviare a tempo indeterminato l’introduzione della Tassa europea sulle transazioni finanziarie (European financial transaction tax o FTT) in dieci paesi Ue. Inoltre, il ministro Le Maire ha anche declinato l’invito della commissione di inchiesta del Parlamento europeo sui Panama papers a una audizione speciale a cui hanno invece partecipato i suoi colleghi di Olanda, Italia, Germania e Irlanda. 

Il vicepresidente e la portavoce del gruppo S&D per gli affari economici e monetari, Udo Bullmann e Pervenche Berès dichiarano:

“La Francia ha fatto una giravolta completa passando da essere un alleato chiave nella lotta per l’introduzione della FTT a un paese riluttante. Una delusione.

“Ieri, il presidente Macron voleva usare la FTT per ottenere ricavi da destinare alla transizione economica e una moderna cooperazione allo sviluppo. Oggi, il suo ministro delle Finanze si sta piegando alle lobby bancarie. Gli eurodeputati S&D hanno chiaro l’obiettivo di una tale capriola.

“Chiediamo passi concreti nella lotta contro l’elusione e l’evasione fiscale, cosi’ come un’agenda significativa per un ordine economico più equo. Chiunque non si allinei a questo piano non potrà contare sul nostro sostegno. Chiunque si dichiari dalla parte delle politiche progressiste deve anche essere pronto a fare i passi appropriati, anche contro la resistenza dei poteri forti, se necessario. Il ministro delle Finanze Le Maire deve adesso dimostrare se vuole essere parte del problema o della soluzione.

“La tassa sulle transazioni finanziarie non deve essere messa a rischio. Le difficoltà cerate dalla crisi finanziaria del 2008 ha mostrato chiaramente che le speculazioni dannose vanno fermate e che la finanza deve contribuire all’immenso costo della crisi. Coloro che bloccano l’introduzione di tale tassa sembrano inginocchiarsi a interessi di parte invece che rendere l’economia europea più stabile ed equa.

“Il Parlamento europeo ha chiesto una tassa sulle transazioni finanziarie già a partire dal marzo 2010, con una maggioranza non inferiore al 78%. Nel settembre 2011, la Commissione europea ha risposto a questa richiesta presentando una proposta di direttiva al Parlamento e gettando le basi per una cooperazione rafforzata tra gli Stati membri. Da allora, sono passati cinque lunghi anni, nei quali i ministri delle Finanze conservatori e liberali hanno sabotato il progetto delle tassa sulle transazioni finanziarie in ogni occasione”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Germania