I Socialisti e Democratici hanno votato oggi a favore della rimozione degli ostacoli alla libera circolazione di dati non personali per le imprese e le autorità pubbliche all'interno dell'Ue. Le nuove regole incoraggeranno la flessibilità nel mercato dei servizi cloud e consentiranno alle aziende di scegliere le risorse IT, passare da un fornitore di servizi all'altro e sfruttare appieno i servizi cloud. Il regolamento potrebbe favorire una crescita 18 volte superiore dell'economia europea dei dati, che nel 2020 dovrebbe rappresentare il 4% del Pil dell'Ue. Gli eurodeputati S&D hanno sottolineato che questa crescita non deve “sacrificare” i dati personali dei cittadini.

La negoziatrice del gruppo S&D sul libero flusso di dati, Christel Schaldemose, deputata del Parlamento europeo, dichiara:

“Oggi abbiamo votato a favore dell'eliminazione delle restrizioni geografiche all'archiviazione dei dati nel mercato interno. Si tratta di un importante passo in avanti per cogliere appieno il potenziale dell'economia dei dati per l’Europa. Nei prossimi anni, tale economia porterà vantaggi sia ai consumatori sia alle imprese europee, consentendo loro di competere a livello mondiale a parità di condizioni.

“Tuttavia, questi benefici non devono andare a scapito dei dati personali dei cittadini europei. Per noi Socialisti e Democratici, garantire la protezione dei dati personali e la trasparenza è fondamentale. A tal fine, abbiamo lottato per garantire la protezione dei dati sensibili personali nelle comunicazioni elettroniche. Vogliamo che i consumatori e le imprese traggano vantaggio da dati di mercato interno più integrati in cui le regole siano chiare, a prova di futuro e neutre”.

Il portavoce S&D per il mercato interno e la protezione dei consumatori, Nicola Danti aggiunge:

“Il regolamento sul libero flusso di dati è una pietra miliare nella strategia del mercato unico digitale. Offrirà una maggiore concorrenza per i servizi cloud e più scelte per i consumatori che saranno in grado di cambiare più facilmente i fornitori di servizi cloud.

“Oltre alla protezione dei dati personali in linea con il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), siamo riusciti a garantire che le autorità pubbliche non richiedano la localizzazione dell'elaborazione dei dati nel loro territorio. Abbiamo anche raggiunto il fatto che le Pmi e le start-up saranno coinvolte nello sviluppo dei codici di condotta. Inoltre riceveranno una guida dalla Commissione europea”.

Nota per la stampa:

I dati non personali si riferiscono a dati generati dal computer o dati commerciali, che sono di natura non personale o anonimi.

Le restrizioni alla localizzazione dei dati che ostacolano la mobilità dei dati assumono forme diverse in vari settori.

 

 

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Coordinatrice
Danimarca